Ipocondria: sintomi, cause e trattamenti

L'ipocondria è caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per la propria salute, anche senza sintomi fisici evidenti. Le cause possono includere ansia, traumi passati o disturbi psicologici.

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Ipocondria

Punti chiave

  • Cos'è l'ipocondria: l’ipocondria, o disturbo d’ansia di malattia, è la paura persistente di essere gravemente malati, anche senza evidenze mediche. La persona interpreta segnali corporei normali come sintomi di malattie gravi.
  • Sintomi: chi soffre di ipocondria può cercare continuamente conferme mediche o, al contrario, evitare controlli per paura di scoprire una malattia, dedicando molto tempo al monitoraggio del proprio corpo.
  • Trattamento: il trattamento più efficace combina psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmaci serotoninergici, come la paroxetina.

Cos'è l'ipocondria?

L’ipocondria, oggi chiamata anche disturbo d’ansia di malattia, è una condizione psicologica in cui la persona ha una paura costante e intensa di essere malata o di ammalarsi gravemente, anche in assenza di reali problemi di salute. Questa preoccupazione persiste per almeno sei mesi e si mantiene nonostante visite mediche, esami diagnostici negativi e rassicurazioni da parte dei professionisti.

Chi soffre di ipocondria tende a interpretare in modo allarmante normali sensazioni corporee o piccoli disturbi, come un battito cardiaco accelerato, un dolore lieve o una reazione cutanea passeggera. Questi segnali vengono vissuti come prove certe di una malattia grave. L’ansia può concentrarsi su diversi organi o malattie in momenti diversi, oppure fissarsi su un’unica condizione, come ad esempio una patologia cardiaca o tumorale.

Cos'è l'ipocondria

Quali sono i sintomi di chi soffre di ipocondria?

L'ipocondria si caratterizza per la manifestazione di tre tipi di comportamento: 

  • L'amplificazione somatosensoriale: in cui l'individuo pone un'attenzione ossessiva nei confronti del proprio corpo, arrivando ad amplificare i possibili sintomi fisici e le loro sensazioni, ponendo nei loro confronti un'attenzione selettiva e persistente che lo porta a cercare conferme dal punto di vista medico attraverso esami, analisi, visite cliniche, accentuando lo stato di paura e ansia nei confronti della propria salute. Si assiste ad una ricerca ossessiva della malattia, anche e nonostante le rassicurazioni mediche, in quanto la persona ipocondriaca tende sempre a sospettare che non tutto sia stato controllato o esaminato a sufficienza, entrando in un circolo vizioso (nell'epoca di internet, anche la molteplicità di contenuti reperibili online sui sintomi e le diverse malattie correlabili - a cui spesso l'ipocondriaco fa affidamento - favoriscono il mantenimento della condizione fobico/ansiosa).
  • Nel secondo caso la fobia porta la persona a evitare tutti quei contesti ritenuti ad "alto rischio", come ospedali, centri medici o anche ambienti di cui ritiene le condizioni igienico-sanitarie non adeguate. Questo comportamento genera una riduzione del livello di socializzazione, favorendo il mantenimento della fobia ossessiva per la malattia.
  • Infine c'è anche una terza categoria di persone ipocondriache, che potremmo definire meno serie per condizione rispetto alle precedenti (ma comunque disagevole) in cui il paziente manifesta concretamente dei sintomi fisici, ma ne esaspera la portata. E' il caso in cui un dolore alla testa, per esempio, fa scatenare la paura di avere un tumore cerebrale, generando l'iter di rassicurazioni e controlli medici volti a scongiurare questa possibilità. In quest'ultimo caso, una volta terminato il dolore e ottenute le rassicurazioni, si abbassa la soglia di ansia, almeno fino al prossimo sintomo percepito
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Quali sono le cause dell'ipocondria?

Il modello cognitivo-comportamentale spiega che l’ansia legata alla salute nasce da sensazioni corporee normali percepite in modo esagerato e interpretate come segnali di gravi malattie. Questa interpretazione errata porta il paziente a cercare rassicurazioni continue.

I pensieri intrusivi sulla malattia aumentano la vulnerabilità e possono favorire lo sviluppo del disturbo. Alcune forme di ipocondria mostrano infatti somiglianze con i disturbi ossessivo-compulsivi.

Ipocondria da stress

L'ipocondria da stress è una forma di ipocondria in cui l'ansia e la preoccupazione eccessiva per la propria salute sono scatenate o amplificate da situazioni stressanti o eventi della vita.

In questo contesto, lo stress può agire come un catalizzatore che intensifica la percezione di sintomi fisici, anche quelli comuni o benigni, portando a una preoccupazione costante riguardo a possibili malattie gravi.

Quali sono le cause dell'ipocondria

Come si cura l'ipocondria?

Il trattamento più efficace per la cura dell'ipocondria combina la psicoterapia e la terapia farmacologica. La psicoterapia cognitivo-comportamentale agisce sui pensieri e sui comportamenti che mantengono il disturbo, aiutando il paziente a interpretare in modo corretto le sensazioni corporee e a ridurre il bisogno di rassicurazioni. 

Il trattamento farmacologico può essere prescritto solo dagli psichiatri e utilizza molecole a azione serotoninergica, come la paroxetina, per diminuire l’ansia e la rimuginazione ossessiva. Questa combinazione migliora la stabilità emotiva e riduce i sintomi nel tempo.

Se senti il bisogno di un supporto psicologico per l'ipocondria, puoi rivolgerti a noi di Serenis. I nostri terapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e il primo colloquio è gratuito. Le sedute successive, invece, costano 49 € l'una.

S., 48 anni, soffre di ipocondria da ormai 30 anni, successivamente ad un’esperienza spiacevole accaduta dopo un rapporto sessuale con una donna. La sua ipocondria si è concentrata prevalentemente sulla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (in particolare l’HIV), per cui da allora ogni volta che è ha un rapporto sessuale con una partner o vede del sangue altrui (come macchie per la strada) entra in un forte stato di ansia che lo porta a fare controlli medici costanti, a chiedere alle partner esami del sangue specifici e a chiamare ripetutamente il numero verde di supporto per le malattie sessualmente trasmissibili al fine di cercare rassicurazioni. La terapia si è incentrata sia sull’elaborazione dell’esperienza traumatica, sia sullo sbloccare gli stati di ansia e la ricerca continua di rassicurazioni mediante le tecniche della terapia breve strategica, come la ritualizzazione del rituale e il check up. Il percorso è stato molto intenso e profondo, ma man mano le fobie si sono attenuate sempre di più, consentendo a S. di vivere i rapporti sessuali in maniera più serena e meno ossessiva e di interrompere quella catena di rassicurazioni che fungevano da rinforzo dello stato ansioso

Fonti:

  • Daniele Piacentini, Daniela Leveni, Marco Lussetti, Ipocondria, Ansia per le malattie e Disturbo da sintomi somatici, Guida per il clinico e manuale per chi soffre di disturbo, Erickson 2011.
  • Wick, J. Y., & Zanni, G. R. (2008). Hypochondria: the worried well. The Consultant pharmacist : the journal of the American Society of Consultant Pharmacists, 23(3), 192–208. 
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Monica CelestePsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia, ho frequentato diverse specializzazioni: mi sono formata in Psiconcologia e specializzata in Psicoterapia Gestalt Analitica. Il mio lavoro ha un focus principale: offrire la possibilità di vivere autenticamente, di compiere delle scelte responsabilmente e in linea con i propri bisogni e desideri e soprattutto aiutare a comprendere che un cambiamento e una scelta diversa sono sempre possibili, anche quando non sembrano esserci alternative.
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