Bulimia: cos'è, sintomi e cura
La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffate di cibo e comportamenti compensativi. Per rimediare ai sensi di colpa per quanto ingerito durante l'abbuffata, il soggetto bulimico attua comportamenti disfunzionali come vomito autoindotto, abuso di lassativi e attività fisica estrema.

Punti chiave:
- Cos'è la bulimia: la bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate seguite da comportamenti compensatori come vomito autoindotto, digiuno o esercizio fisico eccessivo. Chi ne soffre prova senso di colpa e perdita di controllo.
- Cause della bulimia: le cause possono includere pressioni sociali, traumi, conflitti familiari e fattori genetici. Anche ansia, depressione, impulsività e bassa autostima aumentano il rischio
- Come uscirne: il trattamento prevede supporto psicologico e, se necessario, farmacologico. La psicoterapia aiuta a migliorare l’autostima e il rapporto con il cibo.
Cos'è la bulimia?
La bulimia nervosa (o bulimia) è un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate ricorrenti seguite da comportamenti compensatori come vomito autoindotto, uso di lassativi, digiuno o esercizio fisico eccessivo. Colpisce circa l’1-2% della popolazione femminile, soprattutto tra i 15 e i 25 anni, con una presenza significativa anche di forme parziali nei soggetti più giovani.
Le donne sono più vulnerabili alla bulimia anche a causa della pressione sociale legata all’aspetto fisico, alimentata da media, pubblicità e ideali estetici irrealistici. Oltre a questi fattori, alcuni studi suggeriscono un ruolo degli ormoni sessuali femminili: durante le restrizioni alimentari, questi possono influenzare i livelli di serotonina, alterando il controllo della fame, della sazietà e dell’umore.
Bulimia vs anoressia: quali sono le differenze?
La bulimia nervosa e l'anoressia nervosa sono due disturbi del comportamento alimentare molto gravi che si distinguono per alcune caratteristiche specifiche.
L'anoressia prevede la forte restrizione alimentare e una perdita di peso più marcate. Inoltre, chi soffre di anoressia è spesso sottopeso.
Chi soffre di bulimia invece può avere un peso normale o essere sovrappeso. L'elemento fondamentale perché si possa parlare di bulimia sono le abbuffate seguite da comportamenti di compensazione. Infine, nella bulimia sono più comuni le fluttuazioni di peso e una maggiore impulsività.
Tipi di bulimia nervosa
Il DSM-5 non distingue più sottotipi, ma si possono comunque identificare due forme principali:
- la bulimia con condotte di eliminazione (Purger Type o bulimia purgativa): in questo caso la persona ricorre regolarmente al vomito autoindotto o all'uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri per perdere peso;
- la bulimia senza condotte di eliminazione (Non-Purger Type o bulimia non purgativa): la persona utilizza altri comportamenti compensatori, come il digiuno prolungato o l'esercizio fisico eccessivo, ma non ricorre regolarmente al vomito o all'uso improprio di purganti (si parla infatti talvolta di bulimia senza vomito).

Quante persone soffrono di bulimia? Epidemiologia in Italia
In uno studio pubblicato su The Lancet si afferma che
- Lo 0,7% delle ragazze adolescenti soffre di anoressia
- l’1-2% delle donne di 16-35 anni di età soffre di bulimia.
Le ricerche indicano una possibile diminuzione dei casi di bulimia, accompagnata però da un incremento dell'anoressia. Questo fenomeno potrebbe essere attribuibile non solo a un effettivo aumento dei casi, ma anche a una maggiore precisione diagnostica e a un crescente numero di persone che, affette da anoressia, si rivolgono ai servizi sanitari per ricevere supporto e trattamento, risultando così incluse nelle statistiche ufficiali.
In Italia, gli studi evidenziano una diffusione di
- anoressia compresa tra lo 0,2% e lo 0,8%
- bulimia compresa tra l'1% e il 5%
Una ricerca condotta su un campione di 770 persone, con un'età media di 25 anni e tutte diagnosticate con disturbi alimentari, ha analizzato i casi seguiti dall'Associazione per lo studio e la ricerca su anoressia, bulimia, disordini alimentari e obesità nelle sedi di Roma e Milano, sotto la guida della dottoressa Anna Maria Speranza. I risultati indicano che
- il 70,3% dei partecipanti soffriva di bulimia nervosa
- il 23,4% di anoressia nervosa
- il 6,3% presentava “disturbi alimentari non altrimenti specificati” o altre condizioni, principalmente legate all'obesità.
Sintomi della bulimia nervosa: riconoscere il "ciclo della bulimia"
La maggior parte delle persone affette da bulimia nervosa è giovane e di peso normale, o addirittura sovrappeso, il che rende difficile individuarla e diagnosticarla. I sintomi della bulimia secondo il DSM-V sono:
- Episodi ricorrenti di abbuffate,
- Sensazione di perdita di controllo sul cibo
- Comportamenti compensatori per prevenire l'aumento di peso
- Preoccupazione eccessiva per il peso e la forma del corpo
- Autovalutazione fortemente influenzata dalla forma e dal peso del corpo
Spesso si parla di un vero e proprio “ciclo della bulimia” che ricomprende tutti i sintomi più comuni e diffusi. Essi sono infatti strettamente interconnessi e si innescano vicendevolmente dando luogo ad un circolo vizioso difficile da interrompere.

Comprendere se si sta affrontando un DCA è il primo passo verso la guarigione. Se ti sei ritrovato nella descrizione dei sintomi, puoi fare un test per i DCA, uno strumento utile per comprendere i tuoi schemi alimentari e il tuo rapporto con l'immagine corporea, che però non fornisce una diagnosi. L'interpretazione e il trattamento spettano sempre e solo ai professionisti, psicoterapeuti e nutrizionisti esperti nei DCA.
Diagnosi di bulimia nervosa: i criteri del DSM-5
La diagnosi di bulimia nervosa viene effettuata da professionisti della salute mentale come psicologi o psichiatri. Il DSM-V individua tre criteri diagnostici per la bulimia, ovvero:
- Episodi ricorrenti di abbuffate, caratterizzati dal consumo rapido e incontrollato di grandi quantità di cibo accompagnati dalla sensazione di perdere il controllo sul cibo. Perché ci sia una diagnosi di bulimia nervosa questi episodi devono verificarsi, in media, almeno 1 volta/settimana per 3 mesi;
- Comportamenti compensatori inappropriati e ricorrenti, come vomito autoindotto, uso eccessivo di lassativi, digiuno o attività fisica estrema, con l'obiettivo di influenzare il peso corporeo. Anche questi comportamenti, per avere una diagnosi di bulimia, devono verificarsi almeno 1 volta/settimana per 3 mesi;
- Eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sull’autostima e sull'autovalutazione.
Per poter parlare di bulimia nervosa deve prima essere esclusa la presenza di diagnosi di anoressia: il disturbo si distingue dalla bulimia per il mantenimento di un peso corporeo nella norma o superiore.
Se pensi di soffrire di bulimia, puoi provare a fare il nostro test per i DCA: è un test online e gratuito ed è validato scientificamente. Ricorda però che non si tratta di una diagnosi, per quella è necessario parlare con un professionista.
Grazie a Serenis puoi consultare sia uno psicoterapeuta che un nutrizionista, entrambi esperti in DCA, per parlare del tuo disturbo e intraprendere un percorso di guarigione. Compila il questionario e prenota il primo colloquio gratuito per scoprire se il nostro servizio fa al caso tuo.
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Cause e fattori di rischio della bulimia
La bulimia non ha una causa unica, ma nasce dalla combinazione di più fattori che agiscono sul piano psicologico, sociale e relazionale. Spesso sono le fragilità emotive a influenzare il rapporto con il cibo.
Tra i fattori predisponenti ci sono esperienze precoci difficili, familiari con disturbi alimentari, bassa autostima, perfezionismo e difficoltà nei rapporti interpersonali. Anche un'immagine corporea distorta può contribuire allo sviluppo del disturbo. A questi si sommano eventi scatenanti come traumi, perdite affettive, cambiamenti importanti nella vita o nella routine.
In alcuni casi, la pressione legata all’ambiente sportivo o lavorativo – ad esempio nel mondo della danza o dello spettacolo – può alimentare l’ossessione per il peso e l’aspetto fisico.
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Cura e trattamento della bulimia nervosa
Uscire dalla bulimia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge psicoterapia, supporto nutrizionale e, se necessario, trattamento farmacologico.
La psicoterapia è l’intervento più efficace: aiuta la persona a modificare i pensieri distorti legati al corpo, al cibo e all’autostima, e a gestire le emozioni senza ricorrere alle abbuffate o alle condotte compensatorie.
Un piano alimentare guidato da un nutrizionista esperto in disturbi alimentari permette di ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo, correggendo le restrizioni che alimentano il disturbo. Nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci per ridurre i sintomi ansioso-depressivi associati alla bulimia. Quando necessario, il trattamento può prevedere anche il ricovero ospedaliero.
Se senti il bisogno di un supporto psicologico per i tuoi problemi alimentari, puoi rivolgerti al nostro centro medico. Noi di Serenis offriamo percorsi di psicoterapia e nutrizione che possono supportarti per uscire dalla bulimia. Puoi compilare il nostro questionario per scegliere il percorso più adatto a te.
In qualità di psicoterapeuta, l'esperienza di trattare L. per la bulimia è stata una sfida emozionante e gratificante. Il percorso terapeutico è stato lungo e complesso, caratterizzato da alti e bassi. Le abbuffate frequenti e le condotte compensative hanno rappresentato solo la superficie di un dolore profondo e di una lotta interna. Il tentativo di suicidio e le ideazioni suicidarie hanno aggiunto un livello di complessità e urgenza al trattamento. La terapia individuale settimanale ha permesso di esplorare in profondità le radici emotive dei suoi comportamenti disfunzionali. La terapia familiare è stata cruciale per coinvolgere il sostegno e la comprensione dei suoi genitori, creando un ambiente di guarigione emotiva. La terapia psichiatrica ha fornito il supporto necessario per affrontare i disturbi mentali sottostanti, mentre le consultazioni nutrizionali hanno contribuito a ristabilire un rapporto sano con il cibo.
Trattamento farmacologico
Il trattamento farmacologico della bulimia può essere utile nei casi in cui il disturbo si accompagna a gravi sintomi ansiosi o depressivi. Il farmaco più studiato e utilizzato è la fluoxetina, un antidepressivo appartenente alla classe degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), approvato anche dalla FDA per il trattamento della bulimia nervosa.
La fluoxetina aiuta a ridurre la frequenza delle abbuffate e delle condotte compensatorie, migliorando anche l’umore e il controllo degli impulsi. Il trattamento farmacologico deve essere sempre affiancato alla psicoterapia e supervisionato da uno psichiatra.
Conseguenze della bulimia nervosa: i rischi per la salute
La bulimia non riguarda solo una sofferenza emotiva ma ha anche gravi ripercussioni sulla salute fisica di chi ne soffre. In particolare, la bulimia può portare a:
- danni all'esofago;
- danni allo smalto dei denti;
- squilibri elettrolitici;
- squilibri ormonali;
- disturbi gastrointestinali.
In questa tabella vediamo nel dettaglio da cosa possono essere causati.
| Conseguenza Fisica | Comportamento che la Causa |
|---|---|
| Danni all'esofago e ai denti | Il vomito autoindotto causa l'erosione dello smalto che porta a carie, aumentata sensibilità dentale e infiammazione esofagea. |
| Squilibri elettrolitici | Il vomito autoindotto e l'uso frequente di lassativi e diuretici può determinare aritmie cardiache, problemi renali e debolezza. |
| Problemi gastrointestinali | L'uso di lassativi e le abbuffate possono cause dolore addominale e danni gastrointestinali cronici e irreparabili. |
| Scompensi ormonali | Che si manifestano con irregolarità mestruali e stanchezza cronica. |
Quando rivolgersi ad un centro per il trattamento dei DCA?
Comprendiamo quanto sia cruciale trovare il giusto sostegno quando si affrontano i disturbi alimentari. Esistono centri specializzati che offrono un ambiente sicuro e professionale per la cura e il trattamento della bulimia e degli altri disturbi alimentari. In queste strutture esperti qualificati forniscono cure personalizzate e supporto emotivo.
Se hai bisogno di rivolgerti ad un centro specializzato, in questo articolo troverai alcuni dei migliori centri per il trattamento dei Disturbi Alimentari in Italia. Qui sotto troverai un elenco degli articoli in cui abbiamo raggruppato alcuni dei principali centri specializzati in DCA nelle principali città del nostro paese:
- Centri per la cura dei DCA a Milano
- Centri per la cura dei DCA a Bologna
- Centri per la cura dei DCA a Roma
- Centri per la cura dei DCA a Bari
Se hai un disturbo alimentare o conosci qualcuno che ne soffre, è possibile rivolgersi al numero verde S.O.S. disturbi alimentari – 800.180.969.
Bibliografia
I disturbi alimentari. — Gius. Laterza & Figli Spa
Ruggiero, G.M., Sassaroli, S. (2013)
L'anima ha bisogno di un luogo. Disturbi alimentari e ricerca dell'identità. — Tecniche Nuove
Marucci, S. , Dalla Ragione, L. (2006)
Fragili Amazzoni: I nuovi disturbi alimentari delle adolescenti. — FrancoAngeli
Riva, E. (2021)
Eating Disorders. — The Lancet, 395(10227), pp. 899-911
Treasure, J., Duarte, T.A., Schmidt, U. (2019)
