Cos'è l'inconscio secondo Freud?

Freud ha rivoluzionato il nostro modo di vedere la psiche con la teoria dell'inconscio, svelando come desideri e paure repressi modellino comportamenti e pensieri.

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Cos'è l'inconscio

Il concetto di inconscio venne sviluppato in modo approfondito da Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi.

Si tratta di una parte della psiche umana di cui non siamo consapevoli ma che governa la maggior parte dei nostri comportamenti;

L’inconscio secondo Freud si manifesta in molti modi nella nostra vita quotidiana attraverso lapsus, atti mancati e sogni. Nel corso delle sedute psicoanalitiche è possibile accedere all’inconscio tramite la tecnica delle libere associazioni

Andiamo ad approfondire cos'è l’inconscio secondo Freud, quali sono i suoi contenuti e i diversi modi in cui si può manifestare.

Cosa dice Freud sull'inconscio?

Prima di Freud, l'idea di una mente "nascosta" era già presente, ma è stato il padre della psicoanalisi a fornire gli strumenti per esplorarla. Il concetto si evolve attraverso due modelli fondamentali della psiche:

Il modello topico: conscio, preconscio e inconscio

Freud utilizzò la celebre metafora dell'iceberg per spiegare la sua prima mappatura della mente (modello topico).

Come funziona la metafora dell'iceberg di Freud?

  • Il conscio (la punta dell'iceberg): è la parte razionale, tutto ciò di cui siamo consapevoli in un dato momento (pensieri, percezioni). È la sezione più piccola della psiche.
  • L'Inconscio (la parte sommersa): la massa enorme sotto il livello dell'acqua. Contiene desideri, paure, ricordi traumatici e pulsioni non accessibili, ma che influenzano attivamente il comportamento.
  • Il Preconscio (il livello dell'acqua): si trova tra i due. Contiene contenuti mentali che non sono attualmente coscienti, ma che possono diventare tali con un piccolo sforzo di volontà (es. ricordi recenti, numeri di telefono).

Il Modello strutturale: Es, Io e Super-Io

Successivamente, Freud superò il modello topico introducendo la suddivisione dinamica della psiche in tre istanze, o "strutture," che sono in costante conflitto e interazione.

Struttura psichicaFunzionamento principaleLivello di consapevolezza
EsOpera secondo il Principio di Piacere (ricerca immediata di soddisfazione).Totalmente inconscio
IoOpera secondo il Principio di Realtà (media tra le richieste dell'Es e la realtà esterna).Parzialmente conscio / inconscio
Super-IoRappresenta la coscienza morale e gli ideali (norme interiorizzate).Parzialmente conscio / inconscio

Ruolo dell'io e dei meccanismi di difesa:

Per proteggere la coscienza da contenuti angoscianti provenienti dall'Es, l'Io utilizza i meccanismi di difesa (come la rimozione), che sono processi psicologici che operano a livello inconscio.

Cosa dice Freud sull'inconscio

Cosa c'è dentro l'inconscio?

Una delle questioni più complesse che riguarda l'inconscio di Freud ruota intorno ai suoi contenuti.

Essendo infatti elementi psichici di cui non abbiamo consapevolezza come facciamo a sapere di cosa si tratta?

Su questo tema Freud ha avuto modo di fornire numerose risposte nelle sue diverse opere. I contenuti che popolano l'inconscio secondo la psicoanalisi sono presenti alla rinfusa, privi di ordine logico e non possono essere compresi attraverso il codice del linguaggio razionale.

Si tratta di pulsioni, emozioni, ricordi rimossi che hanno una carica affettiva potenzialmente angosciante per la coscienza, ma ci sono anche spunti che permettono di sviluppare la nostra creatività.

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Le pulsioni

Secondo Freud l'inconscio è la sede delle nostre pulsioni più primitive. In un primo momento Freud le suddivide in pulsioni aggressive, sessuali ed egoistiche e spiega che la loro funzione originaria sarebbe stata quella di garantire la sopravvivenza dell'individuo nel corso dell'evoluzione della specie attraverso la difesa personale e la riproduzione.

In un secondo momento della sua analisi dell'inconscio Freud introduce l'esistenza di due tipi di pulsioni che chiama Eros e Thanatos. Eros è la pulsione di vita che spinge l'individuo verso la sopravvivenza, il desiderio sessuale e le tendenze creative. Thanatos è invece la pulsione di morte, una sorta di istinto all'annientamento e alla distruzione proprio dell'essere umano.

I ricordi rimossi

Secondo Freud molti degli episodi più angoscianti vissuti durante la prima infanzia subiscono il meccanismo della rimozione.

Questo meccanismo di difesa consiste nello spostamento verso l'inconscio dei contenuti inaccettabili dalla coscienza.

I ricordi legati ad un trauma infatti sono potenzialmente minacciosi per la salute mentale e fonte di angoscia.

La creatività

Non tutti sanno che tra i contenuti dell'inconscio Freud colloca anche il processo creativo. E' nell'elaborazione di idee fuori dalla consapevolezza che spesso nascono prodotti artistici di indubbia originalità. Molti intellettuali, scrittori e artisti attingono all'emotività inconscia per trarre ispirazione per le loro opere.

La creatività

Quando l'inconscio diventa conscio?

Il linguaggio dell'inconscio è del tutto incomprensibile alla coscienza e si caratterizza per un annullamento del contesto, dello spazio e del tempo. Nell'inconscio vale il principio di non contraddizione e cioè può accadere tutto e il contrario di tutto.

L'obiettivo della terapia psicoanalitica è quello di riuscire ad interpretare i contenuti dell'inconscio perchè solo in questo modo la persona può ritrovare il suo equilibrio interiore.

Per fare questo secondo Freud è necessario utilizzare la tecnica delle libere associazioni. Il paziente viene posto nella condizione di dare libero sfogo ai suoi pensieri, idee e sentimenti in assenza di giudizio da parte dello psicoanalista.

Freud credeva che associando liberamente le parole tra loro si creasse una catena di significati che avrebbe portato dritta verso l'inconscio. In altre parole i contenuti dell'inconscio possono essere portati alla luce ed interpretati durante le sedute psicoanalitiche. Altrettanto utile per comprendere cosa si nasconde nella mente è l'interpretazione dei sogni.

Freud è convinto che i sogni siano uno dei modi in cui l'inconscio si manifesta durante la nostra esperienza di vita e che il loro significato nasconda i contenuti presenti nell'inconscio. Rendere manifesti i contenuti latenti dei sogni è una delle strade che lo psicoanalista percorre per rendere conscio l'inconscio. Infine anche gli atti mancati sono espressioni dell'inconscio.

Quando apparentemente dimentichiamo qualcosa oppure pronunciamo una parola al posto di un'altra stiamo in realtà lasciando che l'inconscio affiori alla coscienza. Anche in questi casi secondo Freud per comprendere il significato di questi lapsus è necessario ricorrere all'interpretazione psicoanalitica. Infine c'è ancora un ultimo percorso che l'inconscio compie per apparire alla coscienza e si tratta dei sintomi nevrotici.

Freud ha studiato a lungo i meccanismi psichici alla base dell'isteria. Le pazienti isteriche secondo la psicoanalisi erano vittime di un profondo e irrisolto conflitto interiore tra le diverse forze pulsionali. I loro sintomi dunque erano l'espressione diretta di contenuti inconsci che necessitavano di essere interpretati. Una volta resi consci tali contenuti l'Io delle pazienti sarebbe stato in grado di ripristinare il controllo delle pulsioni e i sintomi sarebbero scomparsi.

Da ciò si può capire dunque che per Freud esistono molte strade che l'inconscio percorre per affiorare alla coscienza. Alcune di queste avvengono nella vita quotidiana di ognuno di noi, altre invece conducono verso lo sviluppo di veri e propri sintomi di un disturbo mentale.

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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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