Adolescenti e autostima: come aiutarli

Durante l’adolescenza l’autostima può oscillare: è sensibile ai confronti con i pari, ai cambiamenti del corpo e alle nuove responsabilità. Riconoscere queste oscillazioni come parte della crescita aiuta adulti e ragazzi a intervenire in modo utile.

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Come valorizzare l'autostima negli adolescenti.

Cos'è l'autostima e perché è importante?

Per autostima si intende una valutazione complessiva che una persona ha di sé ed è connessa all'autoefficacia, cioè alla fiducia di poter affrontare compiti e relazioni. In adolescenza si intreccia con autoefficacia, appartenenza e immagine corporea. 

Lo psicoterapeuta americano Nathaniel Branden ha storicamente posto grande attenzione al tema dell’autostima, considerandola un bisogno psicologico fondamentale. Secondo lui, quando questo bisogno rimane insoddisfatto a lungo, aumenta il rischio di difficoltà emotive come depressioneansia e problemi relazionali

La ricerca contemporanea, pur riconoscendone l’importanza, sottolinea che il benessere e la capacità di adattarsi dipendono da un insieme più ampio di fattori, come abilità personali, reti di supporto e significati attribuiti alle esperienze.

Ma come aiutare un adolescente insicuro? Le esperienze sociali, in giovane età, svolgono un ruolo determinante, soprattutto se permeate dall'accettazione tra pari e da feedback positivi, in grado di rafforzare la fiducia del ragazzo. Al contrario, il confronto negativo e l'isolamento tendono a indebolire l'autostima.

Adolescenti e autostima: perché è una fase delicata

L'adolescenza implica cambiamenti fisici, emotivi e sociali piuttosto rapidi. L'identità si ridefinisce e l'autovalutazione diventa costante: ciò rende più probabili insicurezza e tensioni. Secondo alcune stime, il 45% degli adolescenti manifesta incertezza circa il proprio futuro e ciò peggiora l'autostima. Contesti sicuri e prevedibili, con regole chiare, adulti disponibili e feedback specifici, attenuano il rischio. 

Perché i timidi o insicuri ne risentono di più

Gli adolescenti con temperamento più inibito possono interpretare i feedback in modo autocritico e tendere all’evitamento sociale e scolastico. Interventi su abilità sociali, ristrutturazione del pensiero e esposizioni graduali riducono il circolo vizioso.  In assenza di feedback positivi, tendono a svalutarsi, con possibili ricadute sulla motivazione, sulle relazioni e sul rendimento scolastico.

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Attività pratiche per rafforzare l'autostima nei ragazzi

Come aumentare l'autostima nelle ragazze e nei ragazzi? Attraverso attività pratiche mirate, è possibile aiutarli a riconoscere il proprio valore, ad affrontare le sfide con fiducia e a costruire una percezione positiva di se stessi.

Esercizi individuali: scrittura, punti di forza, diario

Secondo alcuni studi, la scrittura riflessiva e l’auto-affermazione possono aiutare molti adolescenti a chiarire valori e punti di forza. Scelte come queste contribuiscono a migliorare consapevolezza e ottimismo, riducendo ruminazione e pensieri negativi. Tali esercizi per autostima aiutano i ragazzi a costruire una visione personale più equilibrata e resistente alle critiche esterne.

Attività relazionali: teatro, sport, volontariato, arte

Le attività di gruppo promuovono il senso di appartenenza e aiutano a sviluppare competenze utili. Sport, teatro e volontariato favoriscono l’interazione sociale, il senso di responsabilità e il riconoscimento da parte dei coetanei. Per gli adolescenti più timidi, queste esperienze, se svolte in contesti protetti, possono rafforzare la fiducia in sé e la capacità di affrontare insicurezze. 

È però importante che l’ambiente e l’attività non siano focalizzati unicamente sulla competizione o sul risultato, perché contesti troppo orientati alla performance rischiano di minare l’autostima di chi è più insicuro o inibito. Per questo, è consigliabile scegliere situazioni guidate da adulti che valorizzino l’impegno e il miglioramento, non solo la performance, e coinvolgere l’adolescente nella scelta, così da aumentare il senso di autonomia e appartenenza.

Adolescenti e sport.

Come supportare un adolescente con bassa autostima

Per sostenere un adolescente, sono necessari presenza, ascolto empatico e, se necessario, strumenti concreti come un percorso di psicoterapia personalizzato.

Il ruolo di genitori, insegnanti e terapeuti

Genitori e insegnanti dovrebbero stimolare l'autonomia negli adolescenti, evitare confronti con i pari che possono generare ansia o vergogna e valorizzare l'impegno, la costanza, il problem solving  e il confronto con se stessi nel tempo.

Promuovere le responsabilità in maniera graduale, senza saltare le tappe, offrire uno spazio di ascoltovalorizzare emozioni e vissuto dell'adolescente sono altri elementi fondamentali per la sicurezza e l'autostima.

In alcuni casi, il coinvolgimento di figure professionali e della scuola, come psicologi, teen coach o terapeuti, può rivelarsi molto utile, soprattutto in presenza di episodi di bullismo, quando l’insicurezza persiste, genera ansia o ostacola lo sviluppo personale del ragazzo. 

Questo supporto diventa prezioso anche quando l’adolescente si trova ad affrontare temi complessi che non riesce a gestire da solo, come la neurodivergenza, l’appartenenza a minoranze o questioni legate al corpo, al genere o alla sessualità.

Quando può essere utile un percorso di psicoterapia

Se la bassa autostima limita il funzionamento scolastico, sociale o emotivo, un percorso psicoterapeutico può essere d'aiuto, essendo in grado di fornire gli strumenti per lavorare su assertività, resilienza e gestione delle emozioni. Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o il rafforzamento dell'autocompassione favoriscono introspezione consapevole e accettazione di sé, riducendo le ruminazioni e promuovendo l'ottimismo.

Serenis offre percorsi psicologici online dedicati a ragazzi con bassa autostima. Il servizio prevede sessioni personalizzate con focus sullo sviluppo di una visione equilibrata dei propri punti di forza e sugli strumenti necessari per affrontare paura del giudizio e timidezza. I professionisti che collaborano con la piattaforma garantiscono un contesto protetto agli adolescenti e alla loro rete di supporto, oltre che un lavoro specifico su autostima ed esercizi di psicoterapia.

 

Fonti:

  • How can I improve my Self-Esteem? (for teens). (n.d.). https://kidshealth.org/en/teens/self-esteem.html
  • Self-Esteem and Mental Health | Guide for parents. (n.d.). YoungMinds. https://www.youngminds.org.uk/parent/parents-a-z-mental-health-guide/self-esteem/
  • Embark Behavioral Health. (2025, January 15). 8 Activities to Boost Teen Self-Esteem - Embark Behavioral Health. Embark Behavioral Health. https://www.embarkbh.com/treatment/mental-health/signs-symptoms/self-esteem/
Ultimo aggiornamento: 14 agosto 2025
Queste cose non le sa nessuno
In Italia parliamo di "benessere mentale" solo da qualche anno: molte persone non hanno grande consapevolezza di quello che si nasconde dietro le emozioni. Se conosci qualcuno che avrebbe bisogno di leggere questo articolo, puoi condividerlo da qui.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Agnese CannistraciPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia Clinica a Roma, mi sono specializzata in Gruppoanalisi e ho conseguito certificazioni in Psicodiagnostica Giudiziaria e Clinica, Tecniche Psicodrammatiche e Formazione alle Dinamiche Istituzionali. Credo che nel mio lavoro sia fondamentale generare uno spazio relazionale in cui la persona si senta vista e ascoltata, sia dal terapeuta che da se stessa, motivo per cui ho svolto un master in Sustainability Management, con l'intento di integrare gli aspetti clinici con un approccio volto alla promozione di benessere e sostenibilità individuali, organizzativi e sociali.
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