Frotteurismo e parafilie: l'atto nascosto nei luoghi affollati

All'interno delle sfumature della sessualità umana, il frotteurismo è descritto come una parafilia. Ecco quali sono le dinamiche sottostanti al disturbo e le implicazioni personali, sociali e legali per chi ne è affetto.

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frotteurismo

Ogni individuo sperimenta una vasta gamma di desideri e fantasie sessuali. Tuttavia, quando l'eccitazione e il piacere sessuale dipendono da comportamenti atipici che coinvolgono persone non consenzienti, si parla di parafilia o, nel contesto patologico, di disturbo parafilico. Queste deviazioni sollevano significative questioni etiche, legali e psicologiche.

Una di queste condizioni è il frotteurismo, un comportamento sessuale atipico che merita un'attenta e informata esplorazione.

Frotteurismo: cos'è e dove si manifesta?

Il termine Frottage deriva dal verbo francese "frotter", che significa "strofinare". Il frotteurismo (o disturbo frotteuristico) è la parafilia in cui l'eccitazione sessuale è ottenuta attraverso l'atto di toccare o strofinarsi (spesso con i genitali) contro una persona non consenziente e ignara.

Cos’è il frotteurismo

Dove e come si manifesta il Frotteurismo? 

L'atto frotteuristico viene tipicamente messo in atto in luoghi pubblici e affollati, sfruttando la confusione per agire in modo anonimo e sfuggire all'identificazione.

I luoghi più comuni per l'atto frotteuristico sono:

  • Trasporti pubblici (treni, autobus, metropolitane).
  • Ascensori e scale mobili.
  • Eventi affollati (concerti, sale da ballo, manifestazioni sportive).
  • Folle di persone in generale.

L'interesse per questi luoghi non è nella loro natura pubblica, ma nel fatto che permettono al frotteur di:

  1. Agire nell'anonimato e ridurre il rischio di arresto.
  2. Mantenere la convinzione che la vittima sia ignara o non possa reagire prontamente.
  3. Avvicinarsi alla vittima, spesso da dietro, per evitare l'identificazione.

Cause del frotteurismo

L'esatta eziologia del frotteurismo non è completamente nota e si basa su diverse teorie che spaziano dall'ambito psicologico a quello biologico.

Tra i fattori che possono causare il frotteurismo troviamo:

  • Alterazioni fisiologiche: alcuni studi hanno evidenziato la possibile frequenza di alterazioni endocrine, neurologiche e/o cromosomiche nei soggetti affetti.
  • Comorbilità psichiatriche: il frotteurismo è spesso associato ad altri disturbi mentali (comorbilità), come:
    • Disturbi dell’umore: distimia e disturbo depressivo maggiore (frequente).
    • Disturbi d'ansia e bassa autostima.
    • Disturbo da uso di sostanze.
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Frotteurismo o disturbo frotteuristico: criteri diagnostici

Attualmente, il DSM-5 definisce il disturbo frotteuristico come presente se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • nel corso di almeno 6 mesi, ricorrente e intenso eccitamento sessuale derivante dal toccare o strofinare proprie parti del corpo contro una persona non consenziente, manifestato attraverso fantasie, impulsi o comportamenti;
  • l'individuo ha messo in atto questi impulsi sessuali con una persona non consenziente; in alternativa, gli impulsi o le fantasie sessuali causano un disagio o un'alterazione clinicamente significativa nelle aree sociali, occupazionali o in altri ambiti importanti del proprio funzionamento.

La comprensione e il trattamento del frotteurismo richiedono un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti della salute mentale, esperti di sessuologia e il sistema giudiziario, mirando non solo alla punizione ma anche alla riabilitazione degli individui e alla protezione delle potenziali vittime.

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Frotteurismo: cura e trattamento

È raro che le persone con disturbo frotteuristico ricerchino spontaneamente un trattamento. Questo disturbo parafilico viene spesso fuori dopo essere stati "scoperti" per aggressione sessuale e obbligati a rivolgersi a uno specialista, per decisione del sistema legale o su richiesta di amici o familiari.

I trattamenti variano e possono includere:

  • la psicoterapia individuale;
  • la terapia di gruppo incentrata sull'autostima e sulle abilità sociali;
  • gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), per ridurre l'ansia e l'impulsività, e la somministrazione volontaria di farmaci anti-androgeni intesi a ridurre il desiderio sessuale.

Per quanto riguarda la terapia individuale, sono state esplorate diverse modalità terapeutiche, tra cui:

Il comportamento frotteuristico è stato associato ad altri disturbi mentali come depressione, ansia e bassa autostima. Pertanto, spesso il trattamento prevede di affrontare il disturbo sottostante o comorbido. 

Se senti la necessità di parlare con uno psicoterapeuta, puoi rivolgerti al nostro centro medico. Il primo colloquio è gratuito e puoi prenotarlo compilando il nostro questionario. Le sedute successive invece costano 49 € l'una.

Frotteurismo cura e trattamento

Un uomo di 28 anni condannato per comportamenti di tipo frotteuristico è stato inserito in un percorso psicoterapeutico obbligatorio. In terapia cognitivo-comportamentale si è lavorato con il modello ABC per identificare i pensieri automatici giustificativi (“non le faccio davvero del male”) e le emozioni associate. Attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva e prevenzione della risposta in scenari simulati, il paziente ha acquisito maggiore consapevolezza del danno provocato e strategie alternative di gestione dell’impulso.

Fonti:

Bibliografia

Prevalence and treatment of frotteurism in the community: a systematic review. — Journal of the American Academy of Psychiatry and the Law Online, 42(4), pp. 478-483

Johnson, R. S., Ostermeyer, B., Sikes, K. A., Nelsen, A. J., Coverdale, J. H. (2014)

Frotteurism.

Bhatia, K., Parekh, U. (2020)

The DSM diagnostic criteria for exhibitionism, voyeurism, and frotteurism. — Archives of sexual behavior, 39, pp. 317-324

Långström, N. (2010)

Frotteurism. — The International Encyclopedia of Human Sexuality, pp. 369-426

Ranger, R., Fedoroff, P. (2015)

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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