Frotteurismo e parafilie: l'atto nascosto nei luoghi affollati
All'interno delle sfumature della sessualità umana, il frotteurismo è descritto come una parafilia. Ecco quali sono le dinamiche sottostanti al disturbo e le implicazioni personali, sociali e legali per chi ne è affetto.

Ogni individuo sperimenta una vasta gamma di desideri e fantasie sessuali. Tuttavia, quando l'eccitazione e il piacere sessuale dipendono da comportamenti atipici che coinvolgono persone non consenzienti, si parla di parafilia o, nel contesto patologico, di disturbo parafilico. Queste deviazioni sollevano significative questioni etiche, legali e psicologiche.
Una di queste condizioni è il frotteurismo, un comportamento sessuale atipico che merita un'attenta e informata esplorazione.
Frotteurismo: cos'è e dove si manifesta?
Il termine Frottage deriva dal verbo francese "frotter", che significa "strofinare". Il frotteurismo (o disturbo frotteuristico) è la parafilia in cui l'eccitazione sessuale è ottenuta attraverso l'atto di toccare o strofinarsi (spesso con i genitali) contro una persona non consenziente e ignara.

Dove e come si manifesta il Frotteurismo?
L'atto frotteuristico viene tipicamente messo in atto in luoghi pubblici e affollati, sfruttando la confusione per agire in modo anonimo e sfuggire all'identificazione.
I luoghi più comuni per l'atto frotteuristico sono:
- Trasporti pubblici (treni, autobus, metropolitane).
- Ascensori e scale mobili.
- Eventi affollati (concerti, sale da ballo, manifestazioni sportive).
- Folle di persone in generale.
L'interesse per questi luoghi non è nella loro natura pubblica, ma nel fatto che permettono al frotteur di:
- Agire nell'anonimato e ridurre il rischio di arresto.
- Mantenere la convinzione che la vittima sia ignara o non possa reagire prontamente.
- Avvicinarsi alla vittima, spesso da dietro, per evitare l'identificazione.
Cause del frotteurismo
L'esatta eziologia del frotteurismo non è completamente nota e si basa su diverse teorie che spaziano dall'ambito psicologico a quello biologico.
Tra i fattori che possono causare il frotteurismo troviamo:
- Alterazioni fisiologiche: alcuni studi hanno evidenziato la possibile frequenza di alterazioni endocrine, neurologiche e/o cromosomiche nei soggetti affetti.
- Comorbilità psichiatriche: il frotteurismo è spesso associato ad altri disturbi mentali (comorbilità), come:
- Disturbi dell’umore: distimia e disturbo depressivo maggiore (frequente).
- Disturbi d'ansia e bassa autostima.
- Disturbo da uso di sostanze.
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Frotteurismo o disturbo frotteuristico: criteri diagnostici
Attualmente, il DSM-5 definisce il disturbo frotteuristico come presente se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- nel corso di almeno 6 mesi, ricorrente e intenso eccitamento sessuale derivante dal toccare o strofinare proprie parti del corpo contro una persona non consenziente, manifestato attraverso fantasie, impulsi o comportamenti;
- l'individuo ha messo in atto questi impulsi sessuali con una persona non consenziente; in alternativa, gli impulsi o le fantasie sessuali causano un disagio o un'alterazione clinicamente significativa nelle aree sociali, occupazionali o in altri ambiti importanti del proprio funzionamento.
La comprensione e il trattamento del frotteurismo richiedono un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti della salute mentale, esperti di sessuologia e il sistema giudiziario, mirando non solo alla punizione ma anche alla riabilitazione degli individui e alla protezione delle potenziali vittime.
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Frotteurismo: cura e trattamento
È raro che le persone con disturbo frotteuristico ricerchino spontaneamente un trattamento. Questo disturbo parafilico viene spesso fuori dopo essere stati "scoperti" per aggressione sessuale e obbligati a rivolgersi a uno specialista, per decisione del sistema legale o su richiesta di amici o familiari.
I trattamenti variano e possono includere:
- la psicoterapia individuale;
- la terapia di gruppo incentrata sull'autostima e sulle abilità sociali;
- gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), per ridurre l'ansia e l'impulsività, e la somministrazione volontaria di farmaci anti-androgeni intesi a ridurre il desiderio sessuale.
Per quanto riguarda la terapia individuale, sono state esplorate diverse modalità terapeutiche, tra cui:
- la terapia cognitivo-comportamentale;
- la terapia focalizzata sulla soluzione;
- la psicoanalisi;
- la terapia di rilassamento;
- il biofeedback.
Il comportamento frotteuristico è stato associato ad altri disturbi mentali come depressione, ansia e bassa autostima. Pertanto, spesso il trattamento prevede di affrontare il disturbo sottostante o comorbido.
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Un uomo di 28 anni condannato per comportamenti di tipo frotteuristico è stato inserito in un percorso psicoterapeutico obbligatorio. In terapia cognitivo-comportamentale si è lavorato con il modello ABC per identificare i pensieri automatici giustificativi (“non le faccio davvero del male”) e le emozioni associate. Attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva e prevenzione della risposta in scenari simulati, il paziente ha acquisito maggiore consapevolezza del danno provocato e strategie alternative di gestione dell’impulso.
Bibliografia
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