Come si cambia dopo un lutto?

Dopo un lutto, ci si trova spesso a fronteggiare una serie di trasformazioni profonde nella propria vita e nel proprio essere, poiché il dolore della perdita di una persona cara può influenzare ogni aspetto dell'esistenza, dall'emozione al comportamento e alla prospettiva sulla vita stessa.

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Cambiare dopo un lutto

Perdere una persona cara è un’esperienza drammatica, dolorosa e trasformativa. Molti si chiedono: "Dopo un lutto si cambia davvero?" L'elaborazione del dolore potrebbe (ma non sempre) innescare una profonda trasformazione psicologica ed esistenziale.

Questo articolo ti guiderà attraverso:

  • Quali sono i cambiamenti che possono avvenire dopo una perdita
  • Le principali teorie psicologiche che spiegano la trasformazione dopo un lutto (come ad esempio il lutto di un genitore o un lutto improvviso).
  • Come la consapevolezza della mortalità può riorientare le priorità.

L'obiettivo è offrirti una comprensione chiara di come il lutto agisce sulla tua psiche, aiutandoti a riconoscere i segnali di questa evoluzione personale.

Come si cambia dopo un lutto?

Inevitabilmente, la morte di una persona amata comporta un radicale cambio di rotta nella vita. Il modo in cui ciascuno elabora il lutto è unico, influenzato da fattori come il legame con la persona scomparsa, la vulnerabilità individuale e dai fattori di rischio e di protezione.

Perché un lutto provoca un cambiamento profondo?

Quando avviene un lutto, potrebbe accendersi un riflettore sul senso stesso dell’esistenza, il suo significato e il suo scopo. Di conseguenza a queste considerazioni:

  • Il passato, il presente e il futuro assumono una dimensione nuova.
  • Le priorità vengono rimesse in discussione.
  • Le certezze acquisite possono crollare, aprendo a nuovi scenari e modi di affrontare l'esistenza.
Perché un lutto provoca un cambiamento profondo?

Quali sono le principali teorie psicologiche sul lutto

La psicologia offre diverse prospettive per comprendere come e perché si cambia dopo la perdita di una persona cara.

Tra le principali teorie psicologiche sul lutto troviamo:

  • La teoria dell'attaccamento
  • La prospettiva psicoanalitica
  • La teoria esistenziale
  • Crescita post-traumatica

Di seguito verranno descritte tutte queste teorie.

La Teoria dell'attaccamento: cambiamenti nelle relazioni

Sviluppata da J. Bowlby e C.M. Parkes, questa teoria vede la morte come una la perdita di un legame di attaccamento. Questo modello spiega:

  • La tendenza a ricercare la persona scomparsa (es. tornare nei luoghi comuni).
  • L'emergere di sensi di colpa.
  • La difficoltà a instaurare nuovi legami affettivi.

Secondo Bowlby, dopo un lutto si cambia soprattutto il modo di relazionarsi con gli altri, ricostruendo un nuovo modello di attaccamento a partire dal dolore provato.

La prospettiva psicoanalitica: l'Introiezione della persona amata 

Secondo Sigmund Freud, la ricerca e il mantenimento del ricordo (ad esempio la rabbia o la depressione) hanno una funzione difensiva contro la consapevolezza del non ritorno della persona defunta.

La trasformazione chiave, in quest'ottica, è il meccanismo di introiezione:

  • Il lutto è riparato quando la persona amata diventa parte di noi stessi.
  • Ci si identifica con le caratteristiche psicologiche della persona persa.
  • Il proprio sé si arricchisce di un elemento idealizzato, migliorando l'equilibrio interiore.

L'oggetto d'amore interiorizzato non è solo un ricordo, ma una vera e propria presenza interna.

La prospettiva psicoanalitica: l'Introiezione della persona amata

La teoria esistenziale: accettare la finitudine

Questa teoria spiega come si cambia dopo il lutto di un familiare (come il lutto di un genitore) riferendosi alla crisi del senso della vita che ne consegue.

  • La morte dell'altro ci ricorda la nostra mortalità.
  • Affrontare la perdita è possibile solo se si accetta l'idea della propria finitudine.
  • L'obiettivo finale è una dolorosa e profonda ricostruzione dell'intera esistenza personale, cercando di recuperare un significato perduto con il lutto.

Crescita post-traumatica: trasformare il dolore in opportunità 

Il lutto, per il suo forte impatto emotivo, è equiparabile a un trauma. Nonostante si possano sviluppare sintomi di stress post-traumatico (DPTS), per alcune persone la perdita si trasforma in una straordinaria opportunità di crescita personale.

La Crescita post-traumatica indica un modo in cui si cambia dopo un lutto improvviso o atteso con risultati positivi. Questi cambiamenti possono includere:

  • Miglioramento della percezione di sé: maggiore resilienza e autostima.
  • Cambiamento nelle priorità: apprezzamento della brevità della vita e enfasi su ciò che prima era secondario.
  • Relazioni interpersonali: miglioramento dei rapporti e atteggiamento più positivo verso gli altri.
  • Nuovi scenari di vita: iniziare nuove esperienze che creano benessere.

In sintesi, la perdita può generare una crescita interiore positiva che porta a ritrovare serenità e a sviluppare una profonda resilienza.

Dopo un lutto non ci sono emozioni giuste o sbagliate

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Difficoltà ad accettare il cambiamento dopo un lutto: quando chiedere aiuto?

Il lutto è un percorso complesso e la trasformazione che ne deriva può essere travolgente. Se hai difficoltà a superare il lutto, se eviti sistematicamente luoghi o persone legati alla persona defunta, se provi  una sofferenza intensa e un senso di identità spezzata, o se lavoro/studio/relazioni risultano compromessi nella tua quotidianità. Se hai sintomi quali ad es. insonnia, deficit di concentrazione, umore depresso anche dopo molti mesi, il supporto professionale può essere fondamentale.

Cercare uno psicoterapeuta è una scelta giusta per trovare gli strumenti adatti ad affrontare il dolore e a incanalare la trasformazione in modo costruttivo e sano.

Fonti:

  • Attachment, loss, and grief: Bowlby’s views and current controversies. (n.d.). https://psycnet.apa.org/record/2008-13837-003
  • How grieving changes the brain, with Mary-Frances O’Connor, PhD. (n.d.). https://www.apa.org. https://www.apa.org/news/podcasts/speaking-of-psychology/grieving-changes-brain
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DDDDomenico De Donatis
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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