Attacchi di panico: cosa sono, quali sono i sintomi e trattamento
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura, con sintomi fisici e psicologici come tachicardia, sudorazione e paura di morire che possono durare fino a 20 minuti.

Punti chiave
- Cos'è un attacco di panico? Un attacco di panico è un episodio improvviso di intensa paura, ansia e disagio, che può includere sintomi fisici e psicologici. La durata è breve, generalmente tra i 10-15 minuti, ma l'esperienza è spesso molto spaventosa. Dal punto di vista medico, non è pericoloso, ma può ripetersi.
- Differenza tra attacco di panico e disturbo di panico: Un attacco di panico può essere un episodio isolato, mentre il disturbo di panico implica attacchi ricorrenti e una costante paura di nuovi episodi, che porta a evitare situazioni che potrebbero scatenarli.
- Cause e trattamento: Le cause degli attacchi di panico includono fattori psicologici, fisiologici e situazioni stressanti. Il trattamento può combinare psicoterapia (come la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia di esposizione) e farmaci (ansiolitici, antidepressivi).
Attacchi di panico: cosa sono?
Gli attacchi di panico (o crisi di panico) sono episodi di paura intensa e improvvisa oppure di un'acutizzazione improvvisa dell'ansia che è normalmente presente.
Queste crisi di panico fanno parte dei disturbi d'ansia e sono spesso accompagnate da sintomi come palpitazioni, sudorazione improvvisa, dolore al petto e paura di morire. Per questo motivo chi fa esperienza degli attacchi di panico, li descrive come esperienze terribili e inaspettate.
Un attacco di panico di solito dura circa 10-20 minuti. Questo è il tempo necessario affinché il corpo produca e riassorba gli ormoni dello stress, che causano sintomi fisici come tachicardia o tremori.

Attacco di panico e disturbo di panico: quali sono le differenze?
Il disturbo di panico si distingue per la presenza di attacchi di panico ricorrenti, accompagnati dalla paura di nuovi episodi futuri. Inoltre, si manifestano comportamenti volti ad evitare situazioni o fattori che potrebbero scatenare ulteriori attacchi, portando a reazioni disadattive.
L'attacco di panico invece può anche verificarsi una sola volta ed essere un'esperienza isolata.
Sintomi degli attacchi di panico
Gli attacchi di panico si presentano all'improvviso raggiungendo il massimo dell'intensità entro i 10 minuti dall'inizio dell'attacco (Scantamburlo & Ansseau, 2004). I sintomi degli attacchi di panico sono una combinazione di sintomi psicologici e fisici, tra i quali troviamo:
- Tachicardia
- Paura di morire o di impazzire
- Sudorazione improvvisa ed eccessiva
- Depersonalizzazione (sensazione di distacco da se stessi)
- Derealizzazione (sensazione del mondo esterno come non reale)
- Intorpidimento dei muscoli
- Nausea
- Dolore al petto
Per poter parlare in modo specifico di "attacco di panico" non è necessario che siano presenti tutti i sintomi. Si possono presentare anche alcuni sintomi con delle intensità diverse. Inoltre, la frequenza dei sintomi varia da persona a persona. Ci sono persone ch ehanno attacchi di panico per settimane o mesi, intervallati da settimane senza sintomi o c'è chi ne soffre poche volte al mese.
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Quali sono le cause?
Le cause degli attacchi di panico possono essere di varia natura, da fattori genetici, a situazioni di forte stress o condizioni mediche specifiche.
Anche chi ha vissuto degli eventi traumatici o critici può incorrere ad attacchi di panico, specialmente se la situazione che si propone loro è simile alla situazione traumatica. Per questo motivo, molti pazienti segnalano degli eventi stressanti proprio poche settimane o mesi prima del primo attacco di panico.
L’agorafobia può aumentare la frequenza degli attacchi. Luoghi affollati, spazi troppo aperti o ambienti chiusi possono creare disagio intenso e provocare crisi improvvise.
Trattamento per gli attacchi di panico
Il trattamento principale per gli attacchi di panico è la psicoterapia cognitivo comportamentale. L'obiettivo di questa terapia è di interrompere i meccanismi che mantengono il disturbo, modificando i pensieri disfunzionali e l'evitamento delle situazioni.
La terapia agisce su tre livelli:
- Pensieri catastrofici: il terapeuta aiuta il paziente a riconoscere i pensieri come la paura di svenire o avere un infarto e a sostituirli con interpretazioni più corrette.
- Comportamenti: la persona viene accompagnata a esporsi gradualmente alle situazioni che teme e alle sensazioni fisiche che associa al panico, come la tachicardia. Questo processo include esercizi pratici e la riduzione dei comportamenti di sicurezza, come portare con sé ansiolitici, bottiglie d’acqua o il cellulare.
- Emozioni: si introducono strategie di accettazione, come la mindfulness o tecniche della Acceptance and Commitment Therapy, per aumentare la tolleranza dell’ansia.
La terapia può anche includere un lavoro più approfondito sulla storia personale del paziente, sulle relazioni e su eventuali eventi traumatici. In questi casi, può essere utile l’uso di tecniche come l’EMDR per l’elaborazione del trauma.
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Farmaci per gli attacchi di panico
Nei casi in cui i sintomi sono molto gravi è possibile ricorrere ai farmaci. In particolare gli antidepressivi della classe SSRI come ad esempio la fluoxetina, possono essere utilizzati in combinazione con la psicoterapia per il trattamento e la cura degli attacchi di panico.
Fonti:
- Scantamburlo, G., & Ansseau, M. (2004). L'attaque de panique [Panic attack]. Revue medicale de Liege, 59(5), 293–296.
- Guan, X., & Cao, P. (2024). Brain Mechanisms Underlying Panic Attack and Panic Disorder. Neuroscience bulletin, 40(6), 795–814.
- Guaiana, G., Meader, N., Barbui, C., Davies, S. J., Furukawa, T. A., Imai, H., Dias, S., Caldwell, D. M., Koesters, M., Tajika, A., Bighelli, I., Pompoli, A., Cipriani, A., Dawson, S., & Robertson, L. (2023). Pharmacological treatments in panic disorder in adults: a network meta-analysis. The Cochrane database of systematic reviews, 11(11), CD012729.