L'adolescenza tra cambiamenti e ricerca dell'identità

L'adolescenza è un periodo di crescita e ricerca di sé, ma anche di incertezze e sfide, dove i giovani si confrontano con le aspettative sociali e il desiderio di autonomia.

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Cos'è l'adolescenza e in quali fasi si divide?

L’adolescenza è definita come il periodo di transizione compreso tra la pubertà e l’inizio dell’età adulta, che accompagna ogni individuo dalle prime modificazioni corporee fino al pieno raggiungimento della maturità.

Durante l'adolescenza si affrontano delle sfide come la formazione dell'identità personale, la ricerca di autonomia e l'integrazione nel gruppo dei pari.

Quando inizia e quando finisce l'adolescenza?

L'età esatta di inizio e fine del periodo adolescenziale non è universale, ma varia a seconda della persona e dei fattori biologici e contestuali.

A che età inizia la pubertà?

L'adolescenza inizia con il periodo della pubertà che è caratterizzata dai primi cambiamenti corporei nelle ragazze e nei ragazzi:

  • ragazze: i primi cambiamenti corporei (peluria pubica/ascellare, ingrossamento del bottone mammario) avvengono in media tra gli 8 e i 13 anni.
  • ragazzi: le prime modificazioni (peluria, aumento del volume del pene e dei testicoli) si manifestano generalmente tra i 9 e i 14 anni.
A che età inizia la pubertà

A che età finisce l'adolescenza?

Possiamo collocare la fine dell'adolescenza e l'ingresso nell'età adulta tra i 18 e i 21 anni. Questo termine, tuttavia, è influenzato da:

  • uno sviluppo fisico completo.
  • esperienze personali e contesto di vita.
  • raggiungimento della maturità emotiva e mentale.
  • acquisizione di maggiore consapevolezza di sé e responsabilità.

Come cambia il cervello durante l'adolescenza?

Durante l'adolescenza, il cervello subisce delle trasformazioni che lo portano a diventare più efficiente e funzionale grazie a due processi fondamentali:

  1. Pruning sinaptico: una "potatura" dei circuiti neuronali in surplus o poco utilizzati, che rende il cervello più svelto.
  2. Mielinizzazione: la quantità di mielina raddoppia, velocizzando la propagazione dei messaggi nervosi tra le diverse aree cerebrali.

La ricerca di identità in adolescenza: contesto e contraddizioni

Durante l'adolescenza, la ricerca di identità è un processo centrale. Ragazzi e ragazze sperimentano gusti, morali e obiettivi molto diversi, allontanandosi dai modelli infantili per trovare il proprio posto nel mondo. Le tappe che si possono identificare nella ricerca di identità sono le seguenti:

  • Allontanamento dalla famiglia: l'adolescente si distacca dai genitori e dal "nido" infantile in cerca di autonomia.
  • Avvicinamento ai pari: il gruppo di coetanei diventa il principale punto di riferimento, un "luogo" dove testare il consenso e l'approvazione per nuove strade o atteggiamenti.
  • Contraddizione emotiva: moti di ribellione e indipendenza si scontrano con la profonda necessità di riconoscimento e attenzione da parte delle figure genitoriali.
  • Elaborazione del lutto: si assiste a un processo di elaborazione del "lutto" per l'infanzia perduta e la necessità di separarsi dalle figure genitoriali per trovare sé stessi.
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Quali sono i principali cambiamenti fisici in adolescenza?

I cambiamenti che si manifestano nel periodo dell'adolescenza sono molteplici e coinvolgono sia l'aspetto fisico che quello psicologico ed emotivo.

Le trasformazioni fisiche nel corpo maschile

Tra i principali cambiamenti che si verificano nei ragazzi durante il periodo dell'adolescenza troviamo: 

  • Aumento di altezza e volume della muscolatura (causato dall'ormone della crescita).
  • Muta vocale: la laringe si ingrandisce e il timbro della voce si fa più basso e profondo.
  • Aumento della peluria: sviluppo di peli pubici, ascellari e facciali più robusti.
  • Polluzione notturna: attivazione delle ghiandole sessuali con perdita incontrollata di liquido seminale.
  • Pelle più grassa, con potenziale comparsa di acne.
  • Il sudore assume un odore più acre a causa delle ghiandole sudoripare attive.

Le trasformazioni fisiche nel corpo femminile

Per le ragazze, le tappe principali di trasformazione fisica sono le seguenti:

  • Sviluppo del seno: inizia generalmente verso i 9 anni, precedendo la crescita in altezza.
  • Menarca: inizio della prima mestruazione.
  • Crescita di peli pubici e ascellari.
  • La pelle si fa più grassa (possibile acne).
  • Cambiamento del tono della voce (meno evidente rispetto ai maschi).
  • Il sudore diventa più intenso.

La velocità, la sequenza e l'intensità di questi cambiamenti varia ampiamente. Non c'è motivo di preoccuparsi se lo sviluppo non segue un calendario rigido.

Le trasformazioni fisiche nel corpo femminile

Cambiamenti psicologici ed emotivi negli adolescenti

Il sistema limbico del cervello, legato agli istinti e all’elaborazione delle emozioni, si sviluppa prima e più velocemente rispetto alla corteccia prefrontale, coinvolta invece nel controllo degli impulsi e nel pensiero razionale. È per questo motivo che spesso gli (e le) adolescenti sembrano comportarsi in maniera pericolosa e/o irragionevole

E non aiuta la pressione sociale esercitata dai coetanei: da qui la sperimentazione di alcool e droghe, il sesso occasionale, le sfide pericolose che sembrano create ad hoc per farsi male. 

Questo avviene perché il cervello adolescente non è ancora in grado di pensare sul lungo termine: la corteccia prefrontale si svilupperà solo durante la tarda adolescenza (entro i 24 anni).

Nel mentre impara però a pensare in modo astratto e a vedere (metaforicamente) più sfumature tra il bianco e il nero, riuscendo a formulare giudizi critici più complessi.

L’identità e la personalità cominciano a consolidarsi, dopo un periodo di ricerca di sé.

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Rapporti sociali, sessualità e l'importanza del gruppo di pari

Le relazioni esterne alla famiglia e la socialità giocano un ruolo fondamentale nella costruzione dell'identità adolescenziale.

Relazioni e sessualità in adolescenza

Mediamente gli adolescenti e le adolescenti italiane hanno il loro primo rapporto sessuale a 17,5 anni. Ecco alcuni dati, ricavati dall’indagine HBSC 2022 dell’Istituto Superiore di Sanità:

  • Uso di Anticoncezionali (15-17 anni): i ragazzi: prediligono il condom (67,7%). Mentre per le ragazze il coito interrotto è purtroppo la modalità principale (60%), seguito dal preservativo (59,2%).
  • Mancanza di Informazione: solo il 15,3% dei giovani si dichiara preparato sulle malattie sessualmente trasmissibili (MST).
  • Rischi MST: quasi il 70% delle infezioni da clamidia in Europa è contratto da giovani tra i 15 e i 24 anni, evidenziando una forte necessità di educazione sanitaria.

Adolescenza e cultura di gruppo

L’aggregazione e la cultura di gruppo è necessaria per riuscire a “sopravvivere” all’adolescenza, anche perché la propria identità si costruisce per identificazione (essere uguali a) e per differenziazione (essere diversi da).

Il gruppo aiuta anche a separarsi più facilmente dalla nicchia affettiva primaria (la famiglia): al suo interno l’adolescente vive l’autonomia e, soprattutto, la parità. E queste due cose non le può trovare fra le mura domestiche.

Inoltre il gruppo “cresce” insieme: chi lo compone vive gli stessi anni, le stesse esperienze, la stessa quotidianità. E anche le stesse difficoltà: si capiscono, si accolgono, si proteggono. Il gruppo diventa così anche una bussola morale che aiuta a dare una direzione al proprio comportamento, proprio nel momento in cui sembra più difficile capire cosa fare e come muoversi nel mondo. Insomma, farne parte rende la vita più facile. Ma facilita anche il conformismo giovanile, che può aiutare a far trovare un posto nel mondo, ma può anche far prendere una deriva antisociale.

Esperienza reale

D, ragazza di 14 anni, frequenta il primo anno di un liceo della propria città. Presenta problemi scolastici che consolidano scarsa autostima, difficoltà relazionali con il gruppo classe e contrasto con le aspettative genitoriali. 

In una fase iniziale di psicoeducazione sull’adolescenza e sul processo di costruzione dell’identità si è lavorato con D. per favorire una maggiore consapevolezza delle trasformazioni tipiche dell’età adolescenziale (corporee, emotive e relazionali) e per normalizzare le difficoltà di adattamento legate a questo periodo di transizione. L’obiettivo clinico è quello di ridurre il senso di colpa, di difettosità e “inadeguatezza personale” aprendo la possibilità di una narrazione più integrata e realistica di sé e maggiore competenza sul riconoscimento e gestione emotiva. 

In seguito, si è esplorato il vissuto soggettivo del cambiamento scolastico (da scuola media a scuola superiore), individuando le aree di difficoltà (aumento delle richieste, nuovo gruppo classe, maggiori aspettative) e le risorse personali attivate (capacità di organizzazione, interesse per alcune materie). Si è lavorato per rafforzare le proprie skills e la motivazione allo studio, favorendo un passaggio dal bisogno di approvazione esterna (“studio per non deludere”) a una motivazione più intrinseca e autonoma (“studio per capire e per crescere”).

Infine, è stata avviata una fase di riflessione sulle relazioni. Per la relazione genitoriale si è sostenuto il processo di differenziazione dall’immagine ideale imposta e la distinzione tra le aspettative reali dei genitori e quelle immaginate o interiorizzate da D. come eccessivamente pressanti. Ciò ha permesso di riequilibrare le aspettative, spostando il focus da ciò che “gli altri vogliono da me” a ciò che “io desidero per me stessa”.

Per la relazione con i pari si è esplorato il vissuto relazionale di D. all’interno del gruppo classe, con attenzione alle dinamiche di inclusione/esclusione e alla percezione di sé in rapporto agli altri. D. ha riconosciuto una tendenza all’evitamento sociale per timore del giudizio e ha iniziato a sperimentare modalità più assertive di comunicazione.

L’obiettivo è stato favorire: un senso di appartenenza più stabile al gruppo dei pari, una percezione di sé come soggetto attivo e non solo osservatore, la costruzione di confini relazionali più sicuri e realistici.

Fonti:

Bibliografia

L'adolescenza come fase di transizione. — Aspetti e problemi del suo sviluppo. Armando Editore.

Blos, P. (1993)

Research on adolescence in the twenty-first century. — Annual review of sociology, 37(1), pp. 439-460

Crosnoe, R., Johnson, M. K. (2011)

The age of adolescence. — The lancet child & adolescent health, 2(3), pp. 223-228

Sawyer, S. M., Azzopardi, P. S., Wickremarathne, D., Patton, G. C. (2018)

The nature of adolescence. — Routledge.

Coleman, J. C. (2011)

Some problems of adolescence.  — British Journal of Psychology, 13(1), pp. 31-47

Jones, E. (1922)

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Dopo la laurea in psicologia dinamico-clinica, mi sono specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale. Nel mio lavoro, attraverso l'individuazione, la definizione e la costruzione di obiettivi condivisi, accompagno la persona in un delicato processo esplorativo ed evolutivo al fine di poter imparare insieme a "saper essere come si è".
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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