La legge dell'attrazione: come funziona e come metterla in pratica
Per la legge dell'attrazione i nostri pensieri hanno il potere di influenzare la realtà che ci circonda. In questo articolo vediamo cos'è e come metterla in pratica.

Punti chiave
- Cos’è la legge dell’attrazione?: è l’idea che i pensieri influenzino la realtà. Pensare positivo e visualizzare obiettivi aumenta le possibilità di successo, ma serve agire concretamente.
- Come funziona secondo la psicologia: meccanismi come la profezia che si autoavvera e il mindset di crescita spiegano come aspettative e convinzioni influenzino i risultati.
- Come si può applicare nella vita quotidiana: attraverso esercizi come la visualizzazione, le affermazioni e il diario della gratitudine. Questi strumenti aiutano a mantenere il focus sugli obiettivi, sviluppare consapevolezza e riconoscere le opportunità che si presentano.
Cos'è e come funziona la legge dell'attrazione
La legge dell'attrazione si basa sull'idea che i pensieri, positivi o negativi, possano influenzare la realtà, attirando situazioni e circostanze coerenti con le emozioni provate.
The Secret, libro di Rhonda Byrne del 2006, ha dato grande visibilità a questi concetti e ha ispirato pratiche come la visualizzazione, la focalizzazione su obiettivi specifici e le affermazioni positive.
Questa teoria sostiene che il "simile attrae il simile" il che significa che, concentrandosi su pensieri positivi e visualizzando i propri obiettivi come già realizzati, si aumentano le probabilità di attrarre esperienze e risultati positivi.
La pratica suggerisce di agire in sintonia con questi pensieri: senza l'azione concreta, il solo pensiero non è sufficiente per ottenere cambiamenti reali.
Questo concetto ha visto applicazioni in vari campi, dalla crescita personale alla gestione professionale, ma non mancano le critiche da parte di chi lo considera una pseudoscienza. Tuttavia, rimane uno strumento motivazionale per stimolare un cambiamento proattivo nella vita personale e professionale.
Origini della legge dell'attrazione
Il concetto di attrarre ciò che si desidera ha radici culturali profonde: gli studiosi hanno trovato dei riferimenti nei testi antichi, nelle tradizioni orientali e persino nella Bibbia, dove si parla di potere della fede e della volontà.
La psicologia umanistica di Maslow (1943) introdotto il concetto di autorealizzazione, che in parte richiama alcune idee poi associate alla legge dell’attrazione. Il focus sulla crescita personale e sul potere del pensiero positivo ha influenzato il modo in cui questo fenomeno è stato successivamente interpretato.
La popolarità moderna risale però al periodo tra XIX e XX secolo, quando queste idee furono applicate al miglioramento personale e al successo economico-finanziario.
Basi scientifiche e psicologiche
Non esistono prove scientifiche dell'esistenza di una "forza magnetica" del pensiero, tuttavia, alcuni meccanismi spesso associati alla legge dell'attrazione trovano riscontro nella ricerca psicologica.
Questi meccanismi sono:
- La profezia che si autoavvera: gli studi di Rosenthal e Jacobson (1968) hanno dimostrato che le aspettative positive possono influenzare concretamente il comportamento e quindi i risultati. Nel loro celebre esperimento "Pygmalion in the classroom", hanno mostrato come le aspettative degli insegnanti potessero influenzare significativamente le prestazioni degli studenti.
- Il mindset di crescita (growth mindset): gli studi di Carol Dweck (2006) hanno evidenziato come le nostre convinzioni sulla possibilità di cambiamento influenzano significativamente i risultati che otteniamo. Uno dei suoi studi, condotto su studenti di terza media, ha rilevato che chi aveva una mentalità di crescita non solo migliora i propri voti in matematica, ma si mostrava più motivato rispetto ai compagni di classe che consideravano l'intelligenza come una dote innata e immutabile. Inoltre, Dweck e altri studiosi hanno osservato che questi effetti possono essere potenziati in ambienti (ad esempio, a scuola o al lavoro) che sostengono il superamento delle sfide come opportunità di crescita e apprendimento.
- Attenzione selettiva e focus cognitivo: il nostro cervello possiede un sofisticato sistema di filtraggio delle informazioni che ci aiuta a notare ciò che riteniamo importante, funzionando come un "faro dell'attenzione" che illumina le informazioni più rilevanti per noi in un determinato momento. Quando ci concentriamo su un obiettivo specifico o manteniamo pensieri positivi verso qualcosa che desideriamo, questo filtro si attiva rendendo più visibili le opportunità e i segnali che si allineano con i nostri desideri. Per esempio: quando manteniamo un atteggiamento aperto e positivo verso nuovi incontri, diventano naturalmente più consapevoli delle occasioni sociali intorno a noi. Non si tratta di una forza magica, ma di un cambiamento concreto nel modo in cui il nostro cervello filtra e processa le informazioni dell'ambiente circostante.
Il ruolo del pensiero positivo
Le ricerche sulla profezia che si autoavvera hanno dimostrato come le aspettative positive possano effettivamente influenzare i risultati attraverso cambiamenti concreti nel nostro comportamento.
Ma non basta semplicemente "pensare positivo" (spoiler: portato al suo estremo, il pensiero positivo può trasformarsi in un pensiero tossico).
Per funzionare, il pensiero positivo richiede:
- un’autentica consapevolezza dei propri pensieri
- la capacità di riconoscere le emozioni associate al pensiero
- un allineamento coerente tra ciò che pensiamo e ciò che facciamo
Quindi è importante ricordare che questi principi non vanno interpretati in modo magico.
La legge dell'attrazione nelle relazioni
La legge dell'attrazione può influenzare il modo in cui interagiamo con gli altri e, di conseguenza, le risposte che riceviamo.
Questo si manifesta in particolare attraverso:
- il modo in cui comunichiamo e ci comportiamo con gli altri
- la nostra apertura a nuove connessioni e opportunità relazionali
- la capacità di riconoscere e apprezzare le qualità positive negli altri
Critiche alla legge dell'attrazione
Nonostante la sua popolarità, la legge dell’attrazione ha ricevuto diverse critiche. Il punto più controverso riguarda la mancanza di prove empiriche dell'esistenza di una vera e propria "forza" del pensiero che possa influenzare direttamente la realtà materiale.
Un altro aspetto critico riguarda il rischio di cadere nel cosiddetto "pensiero magico". Interpretare la legge dell'attrazione in modo troppo letterale può portare a negare l'esistenza di problemi reali che richiederebbero invece azioni concrete per essere risolti. Questo può tradursi in un atteggiamento passivo di fronte alle difficoltà, nella convinzione che il solo pensiero positivo sia sufficiente a cambiarle.
Inoltre, questa interpretazione può generare sensi di colpa ingiustificati quando le cose non vanno come sperato. Se crediamo che ogni evento negativo dipenda unicamente dai nostri pensieri, rischiamo di assumerci responsabilità eccessive per situazioni che, in realtà, possono essere indipendenti dal nostro controllo
Infine, cercare di mantenere forzatamente pensieri positivi quando non sono allineati con le nostre reali emozioni può essere controproducente. Nelle situazioni difficili, permettersi di riconoscere e accettare anche le emozioni negative è non solo naturale ma necessario per un sano equilibrio psicologico.
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Come applicare la legge dell'attrazione
Secondo le ricerche condotte da Bond (2018), la legge dell'attrazione opera attraverso tre principi fondamentali: chiedere (ask), credere (believe) e ricevere (receive).
Chiedere (Ask)
Come evidenziato nel lavoro di Esther e Jerry Hicks (2004), il primo passo è avere chiarezza su ciò che si desidera.
Questo significa:
- Formulare richieste specifiche
- Mantenere il focus su ciò che si vuole, non su ciò che non si vuole
- Esprimere i propri desideri con precisione
Credere (Believe)
Napoleon Hill, nel suo "Think and Grow Rich" (1937), sottolinea l'importanza di sviluppare una solida convinzione nel processo.
Questo include:
- visualizzare il risultato desiderato come se fosse già presente;
- associare emozioni positive all'obiettivo;
- mantenere la fiducia nel processo anche quando non si vedono risultati immediati.
Ricevere (Receive)
La fase del ricevere richiede un'apertura attiva verso le opportunità.
Questo significa:
- rimanere ricettivi ai segnali e alle opportunità;
- praticare la gratitudine per ciò che si sta già ricevendo;
- agire quando si presentano le occasioni.
Esercizi da provare
Vision Board
Crea una bacheca visiva con fotografie, immagini, parole e citazioni che rappresentano i tuoi obiettivi. Ogni giorno dedica qualche minuto a osservare questa bacheca, visualizzando i tuoi sogni come se fossero già realizzati. Questa tecnica può aiutare a mantenere alta la motivazione e a focalizzare l’attenzione su ciò che desideri.
Affermazioni personali
Formula delle frasi che riflettano i tuoi obiettivi e valori, come "Sono capace di raggiungere i miei obiettivi" o "Sono aperto/a al cambiamento e alle opportunità di crescita". Ripeti queste affermazioni ogni mattina o durante la tua giornata per consolidare una mentalità positiva.
Diario della gratitudine
Scrivi ogni giorno 3-5 cose per cui provi gratitudine. Ogni settimana, rileggi le voci precedenti e osserva i progressi fatti e le piccole vittorie quotidiane.
Legge dell’attrazione e psicoterapia
La psicoterapia aiuta a sviluppare consapevolezza dei propri pensieri e delle emozioni, fondamentali per mantenere un atteggiamento positivo e realistico. Attraverso il dialogo e tecniche specifiche, lo psicoterapeuta guida la persona a riconoscere convinzioni limitanti e a sostituirle con idee più funzionali. Questo percorso favorisce una maggiore coerenza tra pensieri, emozioni e azioni, che può tradursi in una più efficace applicazione dei principi della legge dell’attrazione nella vita quotidiana.
Se senti il bisogno di un supporto psicologico per gestire i pensieri e le emozioni legate ai tuoi obiettivi, puoi parlarne con uno psicoterapeuta del nostro centro medico. Il primo colloquio è gratuito e potrai confrontarti con un terapeuta per capire se hai necessità di iniziare un percorso individuale per riconoscere e modificare convinzioni limitanti, sviluppare consapevolezza e mantenere un atteggiamento positivo.
Con M., un paziente che riponeva grande fiducia nella “legge dell’attrazione”, ho lavorato con un intervento di psicoeducazione per distinguere tra pensiero magico e processi psicologici scientificamente fondati. Abbiamo introdotto strumenti di ristrutturazione cognitiva per riconoscere convinzioni irrealistiche e, parallelamente, pianificato piccoli obiettivi comportamentali concreti. Questo approccio ha permesso a M. di comprendere che il cambiamento non dipende solo dal “pensare positivo”, ma dall’unione tra pensieri funzionali e azioni efficaci.

Libri consigliati
- “La legge dell'attrazione. Chiedi e ti sarà dato” di Esther Hicks e Jerry Hicks - questo testo spiega i tre passaggi fondamentali: chiedere, credere e ricevere.
- “Pensa e arricchisci te stesso" di Napoleon Hill - un classico per chi vuole applicare i principi della legge dell'attrazione al successo personale e professionale. Basato su interviste a persone di successo, Hill illustra l’importanza della fede, dell’autosuggestione e dell’obiettivo chiaro per attrarre ricchezza e realizzazione.
- “Il potere dell'intenzione” di Wayne Dyer - esplora il potere delle intenzioni e come esse possano influenzare la nostra realtà.
Fonti
- Bond, S. (2018). The Law of Attraction: A Scientific and Spiritual Analysis.
- Dweck, C. S. (2006). Mindset: The new psychology of success. Random House.
- Emmons, R. A., & McCullough, M. E. (2003). Counting blessings versus burdens: An experimental investigation of gratitude and subjective well-being in daily life. Journal of Personality and Social Psychology, 84(2), 377–389.
- Gregory, E. The Feel Good Guide to Prosperity.
- Hicks, E., & Hicks, J. (2004). Ask and It Is Given.
- Hill, N. (1937). Think and Grow Rich.
- Rosenthal, R., & Jacobson, L. (1968). Pygmalion in the classroom: Teacher expectation and pupils' intellectual development. Holt, Rinehart & Winston.
- Maslow, A. H. (1943). A Theory of Human Motivation. Psychological Review