Come superare il lutto di un marito o di una moglie

Scopri consigli pratici e supporto emotivo per superare il lutto del coniuge. Questo articolo offre suggerimenti per affrontare il dolore emotivo, trovare sostegno nelle relazioni e nel supporto sociale, e trovare un senso di speranza e guarigione dopo la perdita del partner.

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Come elaborare un lutto di un marito o una moglie

Il lutto per la perdita di una persona cara è una delle esperienze più dolorose della vita. Tuttavia, quando la perdita riguarda il coniuge (marito o moglie), la ferita assume una profondità unica. La scomparsa del proprio compagno o compagna, specialmente se inaspettata, può generare un senso di vuoto e smarrimento incolmabile.

Ma, contrariamente a quanto si può pensare all’inizio, anche questo dolore può essere assimilato, con un adeguato sostegno e tanta pazienza, e la persona può finalmente riprendere in mano la sua vita e tornare a viverla con gioia.

Cos'è il lutto? Una definizione

Il lutto è uno stato emotivo che subentra in seguito alla perdita di un legame significativo. È un mix complesso di:

  • Tristezza e disperazione
  • Rabbia e rammarico
  • Senso di colpa
  • Negazione della realtà

Queste reazioni sono perfettamente normali e fanno parte di un processo che, sebbene doloroso, tende naturalmente alla risoluzione attraverso fasi specifiche.

Quando il lutto diventa complicato?

Parliamo di lutto complicato o prolungato quando la sofferenza rimane intensa e invalidante per un periodo superiore ai 6-12 mesi. Le cause possono essere molteplici:

  • Scarsità di risorse psicologiche personali.
  • Modalità traumatiche della morte (es. improvvisa o violenta).
  • Dipendenza emotiva o relazionale con il defunto.
Che cos’è un lutto

Perché il lutto del marito o della moglie è così complicato?

La perdita del coniuge è considerata una delle forme di lutto più estreme. Non si perde solo un amore, ma si spezza una quotidianità e una progettualità condivisa. L'emozione dominante è il senso di vuoto. Tra gli aspetti che rendono molto dolorosa la perdita del partner possiamo identificare:

  1. Perdita dell'identità come parte della coppia: scompare il ruolo di "marito/moglie" e la definizione di sé come parte di una coppia.
  2. Rottura della routine: si perdono le abitudini, i riti quotidiani e la persona con cui si condividevano le incombenze pratiche.
  3. Scomparsa del progetto futuro: vengono meno gli orizzonti di vita futura che si immaginavano con il/la partner ( come ad esempio invecchiare insieme, prendersi cura dei nipoti, i viaggi insieme).

Come è possibile superare la perdita del coniuge?

Il percorso per superare il lutto inizia con l'accettazione del dolore e della nuova realtà.

Cercare di rimandare il confronto con la sofferenza non aiuta e anzi, reprimere le emozioni dolorose non farà che prolungare il processo e, potenzialmente, causare problemi di salute psico-fisica. Ciò che puoi fare in questa prima fase è:

  • Accogliere il dolore: riconosci che il tuo dolore è legittimo e proporzionato alla perdita. Non c'è nulla di sbagliato in ciò che provi.
  • Lasciare spazio all'espressione: permetti alle tue emozioni (pianto, rabbia) di emergere senza giudizio. Queste emozioni hanno bisogno di trovare un canale di espressione.
  • Cercare supporto sociale: non isolarti. Il sostegno di amici e familiari è una risorsa inestimabile. Raccontare quello che provi è il primo passo per non portarlo da solo.

Puoi anche pensare di rivolgerti ad un professionista della salute mentale per parlare del tuo lutto e delle tue emozioni, in modo da ricevere supporto anche da professionisti specializzati.

Dopo un lutto non ci sono emozioni giuste o sbagliate

Ma se hai l'impressione che non tornerai mai la persona di prima, parlane con un professionista.

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Come superare un lutto di un marito e ritrovare il proprio equilibrio

Come superare un lutto di un marito o di una moglie: conclusioni

In base a quanto abbiamo detto nel nostro articolo, avrai capito che la sofferenza che stai provando per la perdita della persona che amavi è del tutto normale e comprensibile. Non hai nulla di cui vergognarti, neanche se la guarigione di questa ferita ti sta richiedendo più tempo ed energie del previsto.

Il lutto è un’esperienza che per molte persone ha dei caratteri traumatici, e quando questo riguarda il compagno di vita, la mancanza diventa fortissima, al punto da sembrare quasi ingestibile. Ma c’è un modo per superare il dolore che porta, prendendone consapevolezza e accogliendolo come la prova di aver vissuto una storia d’amore intensa e unica, il cui ricordo rimarrà con te per sempre.

Fonti:

  • Hyrkäs, K., Kaunonen, M., & Paunonen, M. (1997). Recovering from the death of a spouse. Journal of advanced nursing, 25(4), 775-779.
  • Vachon, M. L. (1976). Grief and bereavement following the death of a spouse. Canadian Psychiatric Association Journal, 21(1), 35-44.
  • Martikainen, P., & Valkonen, T. (1996). Mortality after the death of a spouse: rates and causes of death in a large Finnish cohort. American journal of public health, 86(8_Pt_1), 1087-1093.
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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