Violazione di domicilio: gli effetti psicologici di un'intrusione

Vediamo cosa si intende per violazione di domicilio e che conseguenze psicologiche può avere l'intrusione in casa propria da parte di un estraneo.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
Violazione di domicilio

 

Violazione di domicilio: che cos'è?

La violazione di domicilio è un reato. Avviene quando una persona, estranea ad un domicilio, si introduce in esso senza un previo consenso del proprietario.

Negli ultimi anni, hanno fatto scalpore i casi di ex-coniugi che sono entrati senza permesso a casa dell'ex partner. Queste azioni violente, hanno alle spalle motivazioni variegate, che possono comprendere la vendetta personale e la voglia di instillare il terrore nella vittima.

La violazione di domicilio può avvenire anche in altri contesti. Ad esempio:

  • quando una persona estranea si introduce in un garage, in un magazzino, in un giardino, senza il previo consenso del proprietario.

Ad esempio, molti vagabondi che cercano riparo per la notte, possono sfruttare luoghi caldi e di fortuna commettendo violazione di domicilio.

Le cause che possono spingere a questo gesto sono dunque molteplici:

  • violenza contro un ex coniuge;
  • stalking;
  • ricerca di un riparo;
  • tentativo di furto.

Nel caso del furto, la violazione di domicilio funziona come un'aggravante della pena e dell'azione criminosa.

Violazione di domicilio: che cos'è?

Violazione di domicilio e conseguenze psicologiche per la vittima: il PTSD

Il disturbo da stress post traumatico, è una condizione di intenso disagio psicofisico che si manifesta come risposta ad un trauma. Viene anche chiamato "nevrosi da guerra", poiché ha per secoli riguardato i soldati che tornavano da spedizioni e battaglie, e che dovevano tornare alla vita sociale dopo aver assistito ad omicidi, devastazioni e altre azioni violente.

Questa condizione può, ad esempio, presentarsi dopo:

  • abusi;
  • molestie;
  • guerre;
  • incidenti stradali;
  • stalking.

Il PTSD comporta una serie di sintomi psicosomatici, che possono prodursi in seguito all'esperienza traumatica e alla violazione di domicilio.

Chi ha subito questa violenza, può ad esempio sperimentare:

  • flashback relativi all'accaduto;
  • incubi notturni;
  • sudorazione;
  • ansia;
  • attacchi di panico;
  • amnesia dissociativa;
  • sviluppo di fobie.

Per il trattamento del PTSD, in seguito ad una intrusione, è necessario affidarsi al parere di un esperto e ad un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Questo modello terapeutico si rivela particolarmente efficace nel trattamento dei traumi, che dipendono da una risposta disfunzionale ad uno stimolo ansiogeno.

Attraverso metodi all'avanguardia come la desensibilizzazione sistematica, è possibile risolvere la sintomatologia legata all'evento traumatico.

Il terapeuta si farà raccontare dal paziente l'accaduto. In seguito, lavorerà con lui per strutturare una risposta emotiva più funzionale allo stimolo ansiogeno. Questo può avvenire anche online, ad esempio con Serenis.

Violazione di domicilio conseguenze psicologiche

Cosa rischia chi fa reato di violazione di domicilio?

La violazione di domicilio è un reato punito dal Codice Penale (art.614):

Chiunque s'introduce nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s'introduce clandestinamente o con l'inganno, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.
Alla stessa pena soggiace chi si trattiene nei detti luoghi contro l'espressa volontà di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si trattiene clandestinamente o con inganno.
La pena è da due a sei anni se il fatto è commesso con violenza sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa. Si procede, tuttavia, d'ufficio quando il fatto è commesso con violenza alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato o se il fatto è commesso con violenza sulle cose nei confronti di persona incapace, per età o per infermità.

Chi commette il reato di violazione di domicilio rischia una pena da uno a quattro anni di reclusione. La pena aumenta se il fatto è commesso con violenza, minaccia o da persona armata

Se il colpevole è un pubblico ufficiale e abusa della sua funzione, la pena è ancora più grave. In tutti i casi, il reato è procedibile d’ufficio quando viene usata violenza, altrimenti serve querela della persona offesa.

Cosa rischia chi fa reato di violazione di domicilio

Psicoterapia: come aiuta chi commette reato di violazione di domicilio?

Nonostante la psicoterapia non comporta automaticamente una riduzione della pena, può influire sulla valutazione del giudice. Se il percorso terapeutico è credibile e coerente con la situazione dell’imputato, il giudice può considerarlo un segnale di responsabilità e di volontà di cambiamento. In questi casi, può essere concesso un trattamento più favorevole: attenuanti generiche, pena sospesa o misure alternative alla detenzione, soprattutto se il reato non ha causato gravi danni o non è stato commesso con violenza.

Perché la psicoterapia venga considerata in sede processuale, è necessario presentare documenti chiari. I documenti necessari sono:

  • Relazioni scritte e firmate da uno psicologo o psicoterapeuta che certifichino:
    • l’inizio del percorso,
    • la frequenza delle sedute,
    • l’impegno e i progressi rilevati.
  • La documentazione deve essere chiara, attuale e collegata al reato contestato.
  • È utile allegare eventuali certificazioni sanitarie o dichiarazioni aggiuntive del professionista.

Fonti:

  • Grieco, A. (2016). Lo stalking da un punto di vista psico-giuridico Stalking by a psycho-legal point of view. UALE, 14.
  • Art. 614 codice penale - Violazione di domicilio. (n.d.). Brocardi.it.
Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
Leggi la biografia
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Trova un terapeuta
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito