Atassia: sintomi, cause, soluzioni

L'atassia è un disturbo neurologico che compromette la coordinazione motoria, causato da danni al sistema nervoso, come lesioni cerebellari o malattie degenerative. I sintomi principali includono difficoltà nei movimenti, andatura instabile e, nei casi più gravi, coinvolgimento della voce e della muscolatura.

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Atassia

L’atassia è un disturbo neurologico che compromette la coordinazione dei movimenti volontari. È causata da un malfunzionamento del sistema nervoso, in particolare del cervelletto, la parte del cervello responsabile dell'equilibrio e della coordinazione muscolare. 

I sintomi principali del disturbo sono:

  • andatura incerta;
  • difficoltà nel movimento volontario;
  • scoordinazione;
  • tendenza a cadere;
  • problemi di deglutizione;
  • problemi con la vista;
  • incontinenza.

Il disturbo non riguarda solo la sfera somatica, ma può avere conseguenze gravi sul piano psicologico ed emotivo. Questo perché l'atassia è un disturbo che tende alla progressione (cioè, a peggiorare nel tempo), rendendo necessario in alcuni casi l'intervento e il supporto costante di un caregiver.

Ne parleremo nel dettaglio all'interno dell'articolo, dove analizzeremo cause, sintomi e soluzioni della condizione. Speriamo che, al termine della lettura, tu abbia ottenuto tutte le informazioni che stavi cercando.

Cos’è l’atassia?

L’atassia è un raro disturbo che compromette la coordinazione muscolare e i movimenti del corpo. Si stima che, in Italia, ne soffrano in totale solo cinquemila individui (sia di sesso maschile che femminile). Nella maggior parte dei casi, è causata da un problema a livello del sistema nervoso centrale, in particolare del cervelletto (atassia cerebellare), la parte del cervello che regola l’equilibrio e la coordinazione.

Quando il cervelletto subisce un danno, può perdere la capacità di comunicare correttamente con il midollo spinale e i nervi, dando origine a difficoltà motorie: camminare in modo stabile, mantenere la postura, o coordinare i movimenti di braccia, gambe e tronco può diventare difficile.

Il tipo e la gravità dei sintomi dipendono da quale parte del cervelletto è colpita:

  • Se la lesione riguarda la parte centrale, si manifestano in genere problemi più lievi, come difficoltà a mantenere la postura o l’andatura.
  • Se invece il danno è localizzato nella zona laterale, i sintomi possono essere più gravi e includere l’emitassia, cioè problemi di coordinazione che colpiscono solo un lato del corpo.

Tipi di atassia

Esistono diverse forme di atassia, classificate in base alla causa e alla modalità di insorgenza:

  • Atassia cerebellare: deriva da danni al cervelletto, spesso causati da traumi, ictus, tumori o malattie neurodegenerative.
  • Atassia sensoriale: risultato di danni ai nervi periferici o al midollo spinale, che interrompono la trasmissione delle informazioni sensoriali necessarie per la coordinazione.
  • Atassia vestibolare: associata a disturbi dell'orecchio interno o del nervo vestibolare, che influenzano l'equilibrio.
  • Atassia ereditaria: causata da mutazioni genetiche trasmesse dai genitori, come l'atassia di Friedreich (Cook, 2017) o le atassie spinocerebellari.

 

Quali malattie possono causare l’atassia?

Tra le malattie che possono essere associate all’atassia ci sono:

  • Ictus
  • Paralisi cerebrale
  • Sclerosi multipla
  • Tumori del sistema nervoso

In alcuni casi, l’atassia non è causata da un evento esterno (come un trauma o una malattia), ma ha origine genetica o ereditaria, il che significa che si manifesta per alterazioni trasmesse dai genitori e non sempre è spiegabile con cause ambientali.

Atassia: una malattia degenerativa

Le malattie degenerative, sono malattie che colpiscono il sistema nervoso e che tendono a manomettere gradualmente le sue funzioni fondamentali. Nel caso dell'atassia, si assiste a progressiva perdita della coordinazione, che tende ad aggravarsi nel tempo rendendo in alcuni casi necessario il supporto e la cura costante del malato.

Per disegnare un quadro generale, possiamo dire che:

  • l'atassia riguarda all'inizio solo gli arti;
  • si espande poi alla voce;
  • può colpire infine muscolatura, vista e altri organi.


Per quel che riguarda la voce, si parla in tal caso di atassia della parola. Il danneggiamento del cervelletto, che altera il funzionamento del sistema nervoso centrale, può infatti portare a problemi nella comunicazione e nella formulazione del linguaggio verbale.

L'atassia è perciò un sintomo, più che un disturbo. Il nome del disturbo è invece sindrome atassica, di cui l'atassia è la conseguenza fondamentale.

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Rimedi per l’atassia

Alcune forme rare di atassia, come quelle causate da carenze di vitamina E o CoQ10, l'atassia da glutine o le atassie episodiche, possono essere trattate efficacemente. Pertanto, è fondamentale ottenere una diagnosi precisa del tipo di atassia per identificare eventuali opzioni terapeutiche specifiche.

Ad oggi, non esiste ancora una cura definitiva per l'atassia per gli altri tipi di atassia, che porta il più delle volte a degenerazione della coordinazione muscolare con il passare del tempo.

La terapia comprende ad oggi l'utilizzo di alcuni farmaci per il controllo dei sintomi, piuttosto che mirati alla remissione della patologia. I farmaci possono intervenire sui problemi cardiaci, su quelli muscolari o respiratori.

La fisioterapia e l’esercizio fisico sono consigliati per prevenire la perdita di forza e preservare la mobilità, mentre la logopedia può essere funzionale per i pazienti che sviluppano atassia della parola.

Problemi a camminare con l'atassia.

Conseguenze sul malato di atassia e sul caregiver

Le malattie degenerative sono piuttosto subdole. Tendono infatti a peggiorare nel tempo, senza fornire speranze per quel che riguarda la remissione. Proprio per questa ragione, i pazienti affetti da atassia (o altre malattie degenerative) dovrebbero disporre di un supporto psicologico costante, che possa aiutare ad affrontare i momenti critici della malattia.

Anche i caregiver, figure che spesso coincidono con la figura di un familiare, dovrebbero cominciare un percorso terapeutico per prevenire episodi di ansia, stress, tensione, attacchi di panico e nei casi più gravi burnout da caregiver.

Affrontare il senso di frustrazione, la perdita di indipendenza e i cambiamenti nelle relazioni sociali richiede spesso un intervento psicoterapeutico per sviluppare strategie di adattamento e migliorare il benessere. Insieme alla riabilitazione fisica, la psicoterapia può contribuire a potenziare la resilienza e a promuovere un approccio positivo alle difficoltà quotidiane.

In Serenis offriamo percorsi di psicoterapia con psicoterapeuti che hanno 13 anni di esperienza media.

Per poter fare un primo colloquio gratuito, puoi compilare il nostro questionario. Successivamente le sedute hanno un costo di 49 €.

 

Fonti:

  • Atassia UK, Giunti, P., De Silva, R., Caterina Mariotti, Sylvia Boesch, & Dr Mary Kearney. (2021). Atassia: Cos’è? https://www.ern-rnd.eu/wp-content/uploads/2023/07/General_ataxia_leaflet_reviewed_IT_final.pdf
  • Cook, A., & Giunti, P. (2017). Friedreich’s ataxia: clinical features, pathogenesis and management. British Medical Bulletin124(1), 19–30. https://doi.org/10.1093/bmb/ldx034
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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