Sostenibilità psicologica sul lavoro
La sostenibilità psicologica trasforma i luoghi di lavoro in ambienti dove il benessere mentale diventa un vantaggio competitivo, aumentando produttività e soddisfazione.

Ogni mattina milioni di persone vanno al lavoro portando con sé speranze, preoccupazioni e aspettative. Alcune trovano ambienti che le energizzano, altre si scontrano con realtà che le prosciugano lentamente. In Italia, il burnout colpisce 3 lavoratori su 4. I disturbi mentali legati al lavoro costano alle aziende europee oltre 600 miliardi di euro l’anno, segno che il modo tradizionale di concepire il lavoro sta mostrando i suoi limiti. La sostenibilità psicologica sul lavoro è la soluzione a questo problema. Le aziende che la adottano scoprono che investire nella salute mentale dei dipendenti riduce costi e migliora i risultati.
Cosa vuol dire sostenibilità
"Sostenibilità" significa gestire le risorse perché durino nel tempo. Se una foresta viene tagliata completamente, non potrà più fornire legno. Se i dipendenti vengono sfruttati fino all'esaurimento, non potranno più essere produttivi. Questa idea, che inizialmente riguardava solo l'ambiente naturale, si è estesa a tutti gli ambiti della vita sociale ed economica. Nel contesto aziendale parliamo di tre dimensioni interconnesse: quella ambientale guarda all'impatto ecologico, quella economica alla redditività nel tempo, quella sociale al benessere delle comunità e delle persone. Il benessere mentale in azienda appartiene a quest’ultima dimensione.

Come può un'organizzazione essere sostenibile
Un'azienda sostenibile bilancia risultati economici, responsabilità ambientale e cura delle persone. Questo equilibrio richiede decisioni che considerano gli effetti a lungo termine di ogni scelta. Le organizzazioni sostenibili investono in tecnologie che riducono l'impatto ambientale, adottano modelli economici che generano valore condiviso e creano ambienti di lavoro che valorizzano il potenziale umano.
Il ruolo delle aziende nell'Agenda 2030
L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ha definito 17 obiettivi per uno sviluppo globale più equo. Le aziende hanno un ruolo chiave in questo processo, specialmente negli ambiti del benessere e dell’occupazione. L'obiettivo 3 promuove salute e benessere per tutti, mentre l'obiettivo 8 punta a garantire lavoro dignitoso e crescita economica inclusiva. Questi pilastri si collegano alla salute mentale nel lavoro e spingono le organizzazioni a integrare l'Agenda 2030 per le aziende nelle loro strategie.
Sostenibilità psicologica: cosa vuol dire?
Tra tutte le dimensioni della sostenibilità, quella psicologica merita un'attenzione particolare nel lavoro moderno. La sostenibilità psicologica sul lavoro è la capacità di mantenere condizioni che proteggono e nutrono la salute mentale delle persone nel tempo. Questa dimensione non si limita a prevenire il burnout. Include la creazione di spazi dove le persone possono esprimere creatività, gestire le pressioni quotidiane e mantenere un senso di significato nel loro lavoro. La sostenibilità psicologica costruisce resilienza individuale e collettiva.
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Perché investire nel benessere psicologico conviene
I numeri dimostrano che investire nel benessere dei dipendenti produce ritorni economici. Ogni euro speso in programmi di salute mentale genera 4 euro di ritorno. Le aziende che adottano strategie di wellbeing aziendale registrano miglioramenti significativi: l'assenteismo si riduce del 25%, il turnover volontario diminuisce del 40%, gli infortuni sul lavoro calano del 30% e la produttività aumenta del 12%. Questi benefici si traducono in risparmi diretti sui costi operativi e crescita dei ricavi. Il mercato del lavoro sta cambiando e i talenti valutano il benessere lavorativo nella scelta del datore di lavoro. L'88% dei professionisti considera questo aspetto determinante: la sostenibilità psicologica è un fattore competitivo per attrarre e trattenere le migliori competenze.
Come promuovere la sostenibilità psicologica in azienda
Costruire un ambiente psicologicamente sostenibile richiede strategie concrete che toccano ogni aspetto dell'esperienza lavorativa. L'approccio deve essere sistematico e coinvolgere leadership, processi organizzativi e cultura aziendale.
Creare una cultura del benessere
La cultura del benessere nasce dalla leadership e si diffonde attraverso comportamenti quotidiani coerenti. I manager devono dimostrare che è possibile raggiungere risultati eccellenti rispettando i ritmi umani. La comunicazione trasparente rappresenta la base di questa cultura. I dipendenti hanno bisogno di sapere cosa ci si aspetta da loro, come vengono valutati e quali opportunità di crescita esistono. L'incertezza genera ansia, mentre la chiarezza crea sicurezza psicologica. La flessibilità diventa un elemento chiave: orari adattabili, possibilità di smart working e pause rigenerative non sono concessioni, ma investimenti strategici. La formazione sulla gestione dello stress e sulle competenze emotive trasforma ogni persona in un alleato del benessere collettivo.

Offrire supporto psicologico
Il supporto psicologico aziendale si concretizza attraverso consulenze, sportelli di ascolto e programmi dedicati al benessere mentale. Lo psicologo aziendale offre consulenze individuali, gestisce situazioni critiche e progetta interventi preventivi. I programmi di assistenza offrono ai dipendenti un supporto 24 ore su 24 attraverso linee telefoniche dedicate, consulenze online e incontri individuali. L'azienda può organizzarli come fringe benefit (benefici aggiuntivi al salario) secondo l'articolo 51 del TUIR, ottenendo vantaggi fiscali e offrendo ai dipendenti un servizio gratuito. Prevenire costa meno che curare. Workshop sulla mindfulness, corsi per gestire lo stress e programmi di coaching psicologico insegnano ai dipendenti come proteggere la propria salute mentale al lavoro. Quando le persone imparano queste tecniche, si crea una cultura aziendale dove tutti si prendono cura del proprio benessere psicologico.
Favorire inclusione e rispetto
L'inclusione e diversità sul lavoro rappresentano fattori protettivi essenziali per la salute psicologica. Gli ambienti dove ogni persona si sente accettata e valorizzata riducono stress, ansia e sentimenti di isolamento che possono sfociare in disturbi più gravi. Le politiche di inclusione includono formazione sulla sensibilità culturale, creazione di gruppi di supporto, procedure chiare contro le discriminazioni e leadership che riflette la diversità presente in azienda. Questi elementi generano quel senso di appartenenza psicologica che costituisce la base del benessere mentale. Il rispetto si costruisce con una comunicazione autentica e rifiutando comportamenti lesivi della dignità umana.
Serenis come partner per le aziende
Non tutte le aziende possiedono le competenze interne per implementare strategie di sostenibilità psicologica efficaci. Noi di Serenis offriamo percorsi con psicologi specializzati per aiutare le organizzazioni a prendersi cura del benessere mentale dei dipendenti. Collaborare con noi significa trasformare il benessere psicologico da voce di costo a investimento che genera benefici. È un investimento che crea valore per le persone e per l'azienda, e costruisce basi solide per una crescita sostenibile.
Fonti
- Econopoly. (2025, January 31). Investire nel wellbeing? Fa crescere la produttività e genera valore. Econopoly. https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2025/01/30/wellbeing-produttivita-investimenti-valore/
- Di Fabio, A., & Svicher, A. (2021). The Psychology of Sustainability and Sustainable Development: Advancing decent work, inclusivity, and Positive Strength-Based Primary Preventive Interventions for Vulnerable workers. Frontiers in Psychology, 12. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2021.718354
- Fleuren, B. B., De Grip, A., Jansen, N. W., Kant, I., & Zijlstra, F. R. (2016). Critical reflections on the currently leading definition of sustainable employability. Scandinavian Journal of Work Environment & Health, 42(6), 557–560. https://doi.org/10.5271/sjweh.3585