EMDR: che cos'è, funzioni e testimonianze
L'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia innovativa utilizzata principalmente per il trattamento del disturbo post traumatico da stress (PTSD).

In questo articolo approfondiamo il funzionamento dell'EMDR grazie alle testimonianze di psicologi e psicoterapeuti che hanno utilizzato e utilizzano l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) con successo durante le loro sedute in studio.
L'EMDR: definizione e testimonianze
Cos'è l'EMDR? L'EMDR o Eye Movement Desensitization and Reprocessing è una terapia basata sulla stimolazione visiva bilaterale del paziente, che può essere utile nel trattamento del disturbo da stress post traumatico.
Questa terapia, è stata studiata e approfondita negli ultimi anni, e ha dimostrato notevole efficacia nel trattamento delle esperienze traumatiche e di altre psicopatologie come la depressione. Secondo l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), non c'è quindi motivo di dubitare dell'efficacia della EMDR, sebbene la terapia possa causare alcuni effetti collaterali.
L'EMDR funziona come una forma di desensibilizzazione sistematica. Durante la terapia, il paziente viene stimolato bilateralmente a livello visivo, mentre ripercorre mentalmente l'evento traumatico.
Alla stimolazione visiva, si accompagna il profondo rilassamento del paziente, che è portato cognitivamente a collegare il ricordo traumatico alla risposta emotiva positiva (proprio in virtù delle tecniche di stimolazione visiva che approfondiscono il collegamento cerebrale tra uno stimolo e una risposta).
L'EMDR si dimostra così efficace nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, poiché risulta fondamentale per elaborare il trauma e le risposte emotive che ne conseguono.
A parere dell'OMS, l'efficacia dell'EMDR è ad oggi innegabile. Così è testimoniato anche da recenti studi, apparsi sul Journal of Traumatic Stress. Secondo questi studi, quasi il 90% dei pazienti che ha praticato EMDR ha testimoniato una riduzione dei sintomi collegati al PTSD.
Testimonianze sull'EMDR
Le testimonianze cliniche sull'EMDR sono generalmente positive anche se alcuni pazienti hanno presentato effetti collaterali dopo la stimolazione visiva. Questi effetti collaterali, riguardano in generale tutte le tecniche di desensibilizzazione sistematica, che possono risultare faticose poiché costrigono il paziente a ripercorrere mentalmente l'evento traumatico (come un abuso o una molestia sessuale).
Tra gli effetti collaterali, possiamo allora ricordare:
- profondo affaticamento momentaneo (che di norma segue la seduta);
- maggior carico di ansia e stress nel breve periodo.
Lo stress e l'ansia sono normali reazioni organiche che seguono al tentativo di elaborare il trauma riportandolo alla memoria. Non c'è comunque ragione di supporre che gli effetti collaterali possano comportare danni o problematiche nel lungo periodo.
Le testimonianze di psicologi e psicoterapeuti sull’EMDR
In questo articolo approfondiamo l'EMDR grazie alle testimonianze di alcuni professionisti che ci hanno raccontato la loro esperienza con questa tecnica.
La testimonianza della dott.ssa Grazie Munciguerra
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio terapeutico strutturato che aiuta le persone a elaborare ricordi traumatici o esperienze disturbanti, riducendone l’impatto emotivo nel presente.
Personalmente, lo considero un alleato prezioso nel lavoro clinico: permette di accedere a contenuti profondi in modo sicuro e guidato, aiutando la persona a liberarsi dal peso del passato quando le parole da sole non bastano. Lo utilizzo in particolare quando emergono flashback, sintomi somatici, sogni ricorrenti o comportamenti difficili da spiegare.
Ho conosciuto l’EMDR oltre due anni fa, e posso dire che ha davvero trasformato la mia pratica clinica. All’inizio ero molto scettica, soprattutto durante il primo livello di formazione: il corso era affascinante, spiegava l’elaborazione del trauma e le fasi di stabilizzazione, ma mi sembrava tutto troppo “teorico” per essere efficace. Poi ho avuto modo di sperimentarlo su di me — ed è lì che ho capito davvero il suo potenziale. Da quel momento ho scelto di approfondirlo ancora, completando il secondo livello, le ore di supervisione previste e ottenendo la certificazione come Practitioner.
Utilizzo l’EMDR soprattutto nei traumi con la “T” maiuscola — come abusi, violenze fisiche o psicologiche, incidenti e lutti — ma ne ho riscontrato un grande beneficio anche nei disturbi d’ansia, ossessivi e alimentari, che sono la mia specializzazione. Quando viene accolto con cura, l’EMDR accompagna la persona in un processo profondo di rielaborazione e sollievo. Non è magia: è un modo per dare un nuovo senso a ciò che sembrava inchiodato al passato. Svolgo terapie EMDR ogni giorno e ogni giorno me ne innamoro. Ogni volta che un paziente alla fine dell’elaborazione mi dice “è incredibile, quel ricordo non mi fa più effetto”, io ne sono grata. Ci sono casi in cui l’EMDR non è indicato, ma posso dire che funziona nella misura in cui viene utilizzato da un professionista formato che sa mettersi in discussione e restare al servizio della persona.
Dott.ssa Grazia Munciguerra
Psicologa Psicoterapeuta - Practitioner EMDR
La testimonianza del dott. Antonello Viola
Nel mio approccio psicoterapeutico, improntato a un modello essenzialmente integrativo, concepisco l’EMDR come un potenziale strumento tecnico che integrato ad altre tecniche può fornire una maggiore possibilità di efficacia terapeutica, in tutti quei casi in cui un antecedente evolutivo o un evento passato in generale possono aver prodotto una risonanza e un impatto emotivo tale da determinare un trascinamento disadattivo che si estrinseca disfunzionalmente nel presente.
In quest’ottica l’EMDR può configurarsi come una tecnica essenzialmente utile nel contesto di un processo terapeutico, non solo nel trattamento delle condizioni di malessere legate a stati di cosiddetto “stress post traumatico”, ma entro un’ampia gamma di condizioni di disagio che conseguano anche a ferite d’attaccamento ascrivibili a una considerevole frustrazione di bisogni emotivi basilari durante le prime fasi evolutive.
Entro quest’ampia cornice sono solito utilizzare la tecnica EMDR, tutte le volte che ne ritenga opportuno l’impiego e alla luce di quanto emerga nel corso dei colloqui clinici e dai test psicodiagnostici. Indubbiamente la tecnica EMDR utilizzata integrativamente con competenza tecnica mi ha fornito considerevoli riscontri di aumentata efficacia terapeutica in tanti casi di pazienti sofferenti di varie sindromi depressive, ansiose, disturbi alimentari, lutti complicati, in cui il malessere superficiale spesso celava più profondi contenuti conflittuali irrisolti e non elaborati, e in relazione ai quali l’impiego della tecnica EMDR può produrre una funzionale e adattiva risintesi interiore e il recupero di livello armonico di adattamento.
Dott. Antonello Viola
Psicologo-Psicoterapeuta
La testimonianza della dott.ssa Sara Barletta
La terapia E.M.D.R. è stata ideata dalla psicologa Francine Shapiro nel 1989 e si basa sulla stimolazione bilaterale del cervello attraverso movimenti oculari; mediante questa stimolazione il cervello viene aiutato ad elaborare i ricordi traumatici e ad eliminare la loro carica emotiva negativa.
Dopo l’elaborazione del ricordo con l’E.M.D.R., quest’ultimo rimarrà in memoria e sarà sperimentato come un momento negativo della propria storia personale, ma sarà collocato nel passato e si sentirà come ormai superato; inoltre non disturberà più e al suo pensiero non verrà più sperimentata sofferenza.
L’ E.M.D.R. viene utilizzato con bambini, adolescenti ed adulti e aiuta a elaborare sia traumi T grande (caratterizzati da un’intensa carica di sofferenza che si manifesta in un singolo momento specifico come ad es. in casi di lutto, incidente stradale, aborto,…) sia per trattare traumi detti t piccoli (con una sofferenza emotiva di minor intensità ma che si ripete nel tempo ad es. in situazioni di trascuratezza emotiva, maltrattamento fisico, bullismo, ospedalizzazione, operazioni chirurgiche,…).
La terapia EMDR può quindi essere utilizzata per trattare sia singoli ricordi sia per risolvere tutti i tipi di disturbi psicologici quali ansia e attacchi di panico, ansia da malattia e malattie psicosomatiche, fobia, depressione, dipendenza affettiva, disturbi alimentari,…
Personalmente utilizzo la terapia E.M.D.R. da molti anni e ho sempre riscontrato un’ottima evidenza clinica nella risoluzione della sintomatologia del paziente, anche nelle situazioni più complesse. Proprio per questo motivo utilizzo l’ E.M.D.R. nella mia pratica clinica quotidiana.
I suoi benefici possono essere riscontrati anche già dopo poche sedute, sebbene la durata della psicoterapia possa variare a seconda della gravità della patologia trattata e alle esigenze individuali del paziente, con la possibilità di focalizzare il trattamento anche solo su aspetti specifici della vita della persona.
Inoltre la terapia E.M.D.R. rinforza gli aspetti positivi e le risorse del paziente, sostenendo la sua autostima, la sua forza interiore e la sua self-efficacy.
L’osservazione di riscontri clinici positivi nell’utilizzo dell’E.M.D.R., anche con bambini e pazienti con patologie gravi e complesse, mi ha portato a specializzarmi sempre di più nel suo utilizzo, diventando practitioner e supervisore e quindi molto esperta nel suo utilizzo.
Nella mia pratica clinica è frequente che il paziente si stupisca della velocità del cambiamento psicologico riscontrato, in alcuni casi ottenendo un sollievo psicologico in poche sedute, verificando in prima persona uno degli aspetti che costituisce un punto di forza dell’E.M.D.R.
Dott.ssa Sara Barletta
Psicologa, psicoterapeuta, practitioner e supervisore E.M.D.R.
La testimonianza del dott. Matteo Piccioni
Nella mia esperienza clinica l’EMDR si è dimostrata un’opportunità per permettere al paziente di entrare in contatto con una dimensione più intima e profonda di sé, la psicoterapia, di per sé, già offre uno spazio di questo tipo ma in alcuni casi l’EMDR ha facilitato l’accesso a vissuti rimossi o non completamente simbolizzati.
Alcuni pazienti durante la stimolazione bilaterale sono entrati in contatto con parti di sé sconosciute e questo ha permesso loro di riceverne una nuova chiarezza, a volte questa chiarezza è stata confortante mentre altre volte è stata disturbante ma produttiva. In particolare, ho osservato quanto per le persone diventi centrale il rapporto con il proprio corpo: i segnali somatici, le reazioni fisiologiche e il loro legame con le immagini e le emozioni che emergono, acquisiscono significato e valore all’interno di tutto il processo.
Trovo che l’EMDR, se ben integrato, possa sostenere il lavoro terapeutico aprendo nuove vie di elaborazione.
Dott. Matteo Piccioni
Psicologo, Psicoterapeuta
Specializzato in Psicologia della Salute
La testimonianza della dott.ssa Gloria Rossi
Considero l’EMDR un approccio terapeutico efficace e concreto che integro nel percorso classico di psicoterapia quando, insieme alla persona che si affida a me, concordiamo che sia il momento opportuno per affrontare ricordi traumatici, liberare risorse bloccate e rafforzare quelle già attive. Nella mia pratica clinica, in linea con la ricerca che evidenzia come l’applicazione dell’EMDR non si limiti al solo trattamento dei traumi, lo utilizzo come valido strumento anche per affrontare l'ansia, il lutto complicato, gli attacchi di panico e la fobia sociale, solo per citare alcuni esempi.
Ho osservato come l’EMDR possa condurre a notevoli miglioramenti nell'autostima. Spesso si assiste a una ritrovata libertà nell'esprimere se stessi, nel vivere il proprio corpo e il proprio modo di essere. È come se si sciogliesse un blocco che prima limitava la piena espressione di sé, permettendo di relazionarsi con molta più naturalezza e serenità.
Trovo l'EMDR uno strumento davvero prezioso, poiché consente di alleggerire i fardelli interiori lasciando alla mente la libertà di trovare, con la sua innata creatività, il percorso migliore per trasformare i vissuti legati a esperienze difficili. La sua forza risiede proprio in questo: sono le stesse risorse interiori della persona a risvegliarsi, in modo del tutto unico, per trovare la via di risoluzione più efficace.
Dott.ssa Gloria Rossi
Psicologa clinica, criminologa e terapeuta EMDR
La testimonianza della dott.ssa Alessia Ripamonti
Mi sono specializzata in psicoterapia sistemico relazionale nel 2010, e dal 2011 ho iniziato a studiare l’EMDR. Ho una lunga esperienza nel campo della tutela dei minori e svolgo l’attività clinica con adulti dal 2015.
Modello sistemico-relazionale e modello EMDR sono a mio parere due tipi di lettura della sofferenza umana integrabili e compatibili. In particolare per la visione del sintomo come soluzione/adattamento al problema sottostante, l’attenzione alla storia del paziente e alla psicopatologia evolutiva, in particolare gli eventi sfavorevoli in età evolutiva, il lavoro sulle risorse del paziente, l’empowerment del paziente, l’importanza della lettura transgenerazionale.
Lo studio dell’EMDR e della sua teoria di riferimento, l’Adaptive Information Processing, mi ha permesso di dare un fondamento neurobiologico ad alcune conoscenze già acquisite con il modello sistemico e di andare ulteriormente in profondità, fornendomi maggiore sicurezza nella comprensione del paziente e quindi anche nella relazione terapeutica.
Alcuni degli elementi importanti e che apprezzo nella psicoterapia EMDR sono:
- la psicoeducazione, cioè il fornire informazione al paziente sul funzionamento del sistema nervoso centrale e periferico, sulle normali risposte di fronte a stimoli stressanti, sui normali processi di memorizzazione e sulle memorie traumatiche, infine sul funzionamento dell’EMDR
- il modello tripartito passato, presente e futuro, molto rispettoso del funzionamento della memoria, della neurobiologia e della struttura del cervello
- l’attenzione alla stabilizzazione del paziente e al lavoro sulle sue risorse, e non solo sui ricordi traumatici
- la posizione del terapeuta di facilitatore del processo di cura e crescita del paziente; durante la seduta EMDR il terapeuta interviene attraverso interventi integrativi solo in caso di blocco dell’elaborazione, e lascia che il cervello del paziente lo guidi verso il benessere favorendo un senso di autoefficacia nel paziente.
Utilizzo la psicoterapia EMDR integrandola al modello sistemico e la trovo molto utile sia come inquadramento transdiagnostico, sia come metodo di intervento in tutti i casi in cui alla base della sofferenza ci sono eventi traumatici sia relazionali (t) sia maggiori (T).
La formazione continua, dopo aver acquisito entrambi i livelli e il certificato di Practitioner, è stata fondamentale, poichè nel tempo si sono sviluppati protocolli sempre più specifici per specifiche popolazioni di pazienti, affinandone l’efficacia e l’efficienza, e si è sviluppato un approccio progressivo nell’uso dell’EMDR, sintonizzato alla complessità della persona.
Ogni giorno lavoro con persone che presentano disturbi d’ansia e dell’umore, lutti e perdite, problematiche relazionali, disturbi dissociativi e ne apprezzo l’efficacia.
Dott.ssa Alessia Ripamonti
Psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
Practitioner EMDR
La testimonianza della dott.ssa Daniela Benedetto
L’uso sapiente della conoscenza di questa metodologia evidence based, che prevede per lo psicoterapeuta abilitato EMDR, un percorso formativo e di aggiornamento continuo specifico, permette di ritagliare a pennello il percorso e l’uso degli strumenti da utilizzare per ciascun paziente.
La mia esperienza professionale conferma che l’EMDR, è quanto di più efficace e puntuale per poter sciogliere quei nodi emotivi e del sentire che impediscono di riprendere in mano la propria vita.
Il paziente apprezza in particolar modo, oltre il fatto di percepire i primi miglioramenti in tempi rapidi anche il fatto di essere coinvolto, fin da subito, nel processo terapeutico conoscendo e condividendo passo passo i vari sviluppi.
Dr.ssa Daniela Benedetto (Roma Monteverde)
Psicologa e Psicoterapeute
Terapeuta Practitioner abilitata da EMDR Europe e EMDR Italia
La testimonianza della dott.ssa Ilaria Ortolani
Poter assistere ad un processo di elaborazione EMDR è un grande regalo ! È come poter entrare in un sogno e poterlo vedere dal vivo, andando dentro al processo nell’istante in cui avviene. Guardare ogni passo che la persona muove per uscire dalla gabbia; ascoltare il SUO dialogo interno ad una profondità inimmaginabile; vedere le difese prendere forma così come le varie parti del Sé costituite durante il proprio percorso di vita.
A volte mi sembra di vederle quelle parti, che parlano tra loro: immagino i luoghi in cui sono nate ed anche quelli in cui sono dirette; ogni volta è come la prima volta, emozionante stupefacente. Ogni persona porta con Sé il suo bagaglio di esperienze che è solo SUO, individuale dettagliato… e lo mette lì sul tavolo della relazione con le sue emozioni i suoi pensieri, i suoi dolori! Ed IO posso starci, ad ascoltare i frammenti di una narrazione presto rimessi insieme; sono lì a guardare, a volte a fare il tifo, sono lì in un posto vicino, di una vicinanza emotiva così intensa che non si può raccontare!
Ogni volta si vedono bambini usciti fuori dalla macchina del tempo; persone prese per mano e portate via da luoghi oscuri; all’improvviso arriva una frase che chiude il cerchio, un lampo di gioia che non mi aspettavo! “Quella bambina era rimasta là ma ora finalmente posso riprenderla con me”! A differenza di altre gioie, questa la voglio raccontare perché la devo a chi mi ha avvicinato a questo metodo; a chi me lo ha insegnato e ancora me lo insegna, alla rete di gente che ci lavora, scrive e ricerca; ma soprattutto a tutti quelli che mettono sul tavolo le loro esperienze lasciandomi entrare in quei luoghi oscuri vicino e con loro! È a tutti loro che sono immensamente grata!
Dott.ssa Ilaria Ortolani
Psicoterapeuta ad indirizzo Psicodinamico integrato
Terapeuta EMDR e Psicodiagnosta
Fonte: La mia esperienza con EMDR
La testimonianza della dott.ssa Simona Pierini
La terapia EMDR si è dimostrata, nella mia esperienza clinica, un validissimo approccio professionale che mi ha consentito in diversi casi di svolgere accuratamente e scientificamente diversi passaggi: concettualizzare una storia clinica, aiutare il paziente a leggere la propria storia sino al sintomo attuale, rielaborare eventi e ricordi emotivamente destabilizzanti.
Ho utilizzato la terapia EMDR in diversi casi clinici, non solamente con pazienti portatori di traumi legati ad eventi violenti e/o dolorosi specifici, ma anche con soggetti dipendenti da nicotina o con pazienti con disturbo dell’udito percepito (acufeni), integrando il lavoro con la psicoterapia strategica integrata e riconfermando la validità e l’efficacia della terapia EMDR.
Di grande utilità per i pazienti che si avvicinano alla terapia EMDR, rilevo molto utile la base scientifica su cui basa la terapia stessa; gli studi di neuroimaging, elettrofisiologia, neurofisiologia, sino al ruolo dell’ippocampo e della memoria ecc, suggerendo risultati con evidenze scientifiche, si rendono utili per una migliore compliance terapeutica.
Dott.ssa Simona Pierini
Psicologa, psicoterapeuta strategico integrata, psicologa giuridica, terapeuta EMDR
La testimonianza della dott.ssa Minerva Medina-Diaz
La terapia EMDR ha cambiato profondamente il mio modo di comprendere e affrontare la sofferenza dei miei pazienti. Ora sono sicuramente una terapeuta migliore. Mi permette di comprendere in profondità come le esperienze temprane della nostra vita possono plasmare il nostro cervello. Richiede una formazione molto specifica e molta cautela per poter veramente dare un aiuto ai diversi tipi di pazienti che arrivano in studio ed evitare destabilizzazioni.
È molto utile per affrontare i traumi in cui non ci sono parole, traumi in età preverbale, in cui il paziente da bambino ancora non aveva sviluppato il linguaggio e non può raccontarli, come ad esempio i traumi alla nascita, interventi chirurgici e complicazioni durante il parto, condizioni mediche precoci, traumi prenatali, traumi di negligenza o di abuso precoce.
Un altro ambito molto interessante è quello delle diagnosi oncologiche, in cui i trattamento è finalizzato all’elaborazione del trauma psicologico derivante dalla diagnosi di malattia oncologica e dai diversi interventi, sia per quanto riguarda il vissuto di paura, perdita, cambiamento corporeo e disfunzionalità.
Minerva Medina-Diaz
Psicologa, Psicoterapeuta, Coach