Bifobia: cos'è e come poterla superare

La bifobia è una forma di discriminazione che colpisce le persone bisessuali attraverso pregiudizi e stereotipi dannosi. Questo articolo esplora cos'è la bifobia, le sue manifestazioni e come superarla attraverso la psicoterapia.

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Bifobia

Molte persone bisessuali vivono quotidianamente l'esperienza di vedere negata la propria identità. Frasi come “devi scegliere da che parte stare” o “è solo confusione” sono molto frequenti, creando quella che chiamiamo bifobia.

Chi subisce questa discriminazione spesso si sente invisibile, non accettato né dalla comunità eterosessuale né da quella omosessuale. Il risultato è un senso profondo di solitudine, ansia e la costante sensazione di dover nascondere o giustificare chi si è veramente e molti pensano che sia una condizione inevitabile con cui convivere.

Cos'è la bifobia

Secondo l'European Institute for Gender Equality, la bifobia è “l'avversione verso la bisessualità o verso persone identificate o percepite come bisessuali”. Ma bifobia cos'è nella pratica quotidiana? Si tratta di atteggiamenti, comportamenti e credenze negative che colpiscono le persone bisessuali attraverso stereotipi dannosi.

La bifobia si manifesta attraverso diversi meccanismi psicologici specifici. Innanzitutto, c'è la stereotipizzazione dell'instabilità: molte persone percepiscono la bisessualità come una fase transitoria o come confusione temporanea. Poi c'è l'ipersessualizzazione, che associa automaticamente la bisessualità a promiscuità, infedeltà e comportamenti a rischio. Il fenomeno più doloroso è forse la doppia discriminazione, che vede le persone bisessuali sperimentare il rifiuto sia dalla comunità eterosessuale che da quella LGBTQIA+.

Questo isolamento può tradursi in un senso profondo di solitudine e invalidazione della propria identità.

Cos'è la bifobia

Essere bisessuali: cosa significa?

La bisessualità è l’orientamento caratterizzato da attrazione verso più di un genere (non necessariamente in eguale misura). È importante sottolineare che ciò non implica necessariamente uguale attrazione per entrambi, ogni persona vive la propria bisessualità in modo unico e personale.

Secondo un sondaggio Ipsos (2023), nel campione italiano circa il 3% si definisce bisessuale, che rimangono spesso invisibili nella società. Questa invisibilità, chiamata bicancellazione, contribuisce a creare un ambiente in cui la bifobia può prosperare facilmente.

È fondamentale chiarire un punto: la bisessualità non è indecisione, non è una fase, non è confusione, è un orientamento sessuale legittimo e valido quanto qualsiasi altro, con una ampia letteratura scientifica che ne conferma l'autenticità.

Differenza tra bifobia e transfobia

Anche se entrambe sono forme di discriminazione, bifobia transfobia hanno radici diverse. La bifobia si concentra sull'orientamento sessuale, mentre la transfobia riguarda l'identità di genere. Capire questa distinzione è fondamentale per riconoscere e affrontare correttamente ciascuna forma di discriminazione.

La bifobia opera attraverso meccanismi psicologici specifici legati alla percezione dell'orientamento sessuale come instabile o sbagliato. La transfobia, invece, si basa su pregiudizi verso la non-conformità di genere e sulla rigidità dei ruoli sociali. Mentre la bifobia porta spesso alla negazione dell'esistenza stessa della bisessualità, la transfobia tende a patologizzare l'identità trans.

Entrambe le forme di discriminazione possono causare significativo distress psicologico che richiede un approccio terapeutico specifico per essere affrontato efficacemente approcci terapeutici specifici per essere affrontate efficacemente.

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La differenza tra pansessualità e bisessualità

Spesso i due orientamenti vengono usati come sinonimi ma, in realtà, hanno caratteristiche distinte. Molte persone definiscono la bisessualità come attrazione verso più di un genere. La pansessualità, invece, è caratterizzata dall'attrazione verso persone di qualsiasi genere, indipendentemente dal loro genere di appartenenza.

La pansessualità indica attrazione verso persone di qualsiasi genere, e include attrazione persone cisgender, trans, non binarie, intersex e agender, focalizzandosi sulla personalità globale della persona piuttosto che sulle caratteristiche di genere. 

Come sconfiggere la bifobia

Subire la bifobia può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere. La discriminazione, l'invisibilità e il rifiuto possono portare a problemi come ansia, depressione e un senso di isolamento . Gli approcci cognitivo-comportamentali LGBTQ+-affirmative hanno mostrato risultati particolarmente promettenti, con riduzioni significative di depressione e ansia.

Inoltre, la terapia online offre numerosi vantaggi per le persone che affrontano la bifobia. Innanzitutto, garantisce privacy e riservatezza, proteggendo l'identità in contesti potenzialmente ostili e riducendo il rischio di outing involontario. 

Serenis offre percorsi di psicoterapia online specificamente progettati per supportare le persone LGBTQ+. I nostri terapeuti utilizzano approcci evidence-based che includono ristrutturazione cognitiva per identificare e sfidare i pensieri negativi automatici, sviluppo di credenze più funzionali e realistiche sull’identità sessuale sull'identità sessuale e implementazione di strategie di coping adattive. La terapia online permette di creare uno spazio sicuro dove esplorare la propria identità senza giudizio, con la flessibilità di orari che facilita l'accesso al trattamento.

Il benessere emotivo che meriti è alla tua portata e non sei solo in questo percorso. Migliaia di persone hanno trasformato la sofferenza causata dalla bifobia in una vita piena e autentica, ritrovando la tranquillità che sembrava perduta e la possibilità di vivere finalmente senza dover nascondere chi si è.

Fonti:

  • European Institute for Gender Equality. (2019). Biphobia.
  • Harkness, A., Soulliard, Z. A., Layland, E. K., Behari, K., Clark, K. A., Jackson, S. D., ... & Pachankis, J. E. (2024). Implementing LGBTQ-affirmative cognitive-behavioral therapy: Implementation strategies across five clinical trials. Implementation Science Communications, 5(1), 124.
  • Ipsos. (2023). Pride Month 2023: in Italia il 9% delle persone si identifica come LGBT+. Global Advisor Survey.
  • Pachankis, J. E., Harkness, A., Maciejewski, K. R., Behari, K., Clark, K. A., McConocha, E. M., ... & Safren, S. A. (2022). LGBQ-affirmative cognitive-behavioral therapy for young gay and bisexual men's mental and sexual health: A three-arm randomized controlled trial. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 90(6), 459-477.
  • Pennasilico, A., & Amodeo, A. L. (2019). The invisi_les: Biphobia, bisexual erasure and their impact on mental health. PuntOorg International Journal, 4(1), 21-28.
  • Rimes, K. A., Ion, D., Wingrove, J., & Carter, B. (2018). Comparison of treatment outcomes between lesbian, gay, bisexual and heterosexual individuals receiving a primary care psychological intervention. Behavioural and Cognitive Psychotherapy, 46(3), 332-349.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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