Lesioni lievi o lesioni personali: una panoramica del reato

Le lesioni personali, disciplinate dall’art. 582 del Codice Penale, riguardano danni fisici o psicologici causati intenzionalmente o per colpa.

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Lesioni lievi

Cause psicologiche: perché si commettono lesioni personali?

Chi commette lesioni personali può essere influenzato da fattori emotivi, clinici, o ambientali che portano ad un’aggressività discontrollata;  questi fattori non annullano la responsabilità dell’azione, la persona può non essere pienamente consapevole delle gravi conseguenze delle sue azioni o dell'intenzionalità di nuocere, ma necessita comunque di un percorso psicoterapico e riabilitativo

Tra le cause psicologiche più frequenti troviamo l’incapacità di gestire l’impulsività, la tendenza a reagire in modo eccessivo a situazioni di conflitto, la presenza di disturbi della personalità o dell'umore che alterano la percezione e il controllo delle proprie azioni e, in alcuni casi, l'esposizione a forti stati di stress o disagio emotivo

Cosa sono le lesioni personali

Il reato di lesioni personali, disciplinato dall’articolo 582 del Codice Penale, si configura quando una persona causa a un'altra un danno fisico o psichico che comporta una malattia nel corpo o nella mente, la cui durata viene accertata attraverso una prognosi medica.

In base alla durata della malattia accertata, le lesioni si distinguono in tre categorie: 

  • Lievissime, se inferiori a 20 giorni
  • Lievi, se comprese tra 21 e 40 giorni
  • Gravi, se superano i 40 giorni

Il medico ha il compito di valutare le condizioni della vittima e stabilire la prognosi, che rappresenta un elemento centrale nel procedimento giudiziario.

Cosa sono le lesioni personali

Distinzioni delle lesioni a livello giuridico

A livello giuridico, si distingue tra lesioni dolose, in cui il danno viene inflitto volontariamente, e lesioni colpose, che si verificano senza intenzione, ma come conseguenza di un comportamento imprudente o negligente.

In entrambi i casi, lo stato mentale dell’agente può rappresentare un elemento importante nella valutazione della responsabilità penale.

Reato di lesioni personali e condizione psicologica: cosa dice la legge?

Quando una persona commette un reato, la legge tiene conto anche del suo stato mentale. Nel caso delle lesioni personali, è possibile valutare se la condizione psicologica dell’imputato ha influito sulla sua capacità di capire le proprie azioni o di controllarle. La legge prevede che:

  • Se l’imputato non era in grado di intendere e di volere al momento del fatto, può non essere considerato penalmente responsabile.
  • Se era parzialmente capace, il giudice può ridurre la pena applicando attenuanti.
  • Se esiste un disturbo psichico clinicamente riconosciuto, il giudice può ordinare una perizia psichiatrica per valutarne l’impatto.
  • In caso di compromissione grave, la pena può essere sostituita con misure alternative, come il ricovero in una struttura sanitaria.
  • L’uso di droghe o alcol, in sé, non elimina la responsabilità penalea meno che si tratti di una dipendenza cronica con effetti documentati sulle funzioni mentali.

La psicoterapia può attenuare la pena?

La psicoterapia, in sé, non riduce automaticamente la pena per reati come le lesioni personali. Tuttavia, un percorso terapeutico attivo e documentato può essere considerato dal giudice come elemento favorevole nella valutazione complessiva dell’imputato, soprattutto se evidenzia consapevolezza, assunzione di responsabilità e impegno nel cambiamento.

In questi casi, il giudice può considerare il trattamento psicologico come un elemento favorevole, che può portare a una pena più lieve o all’applicazione di misure alternative al carcere, come l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Questa valutazione spetta comunque  al giudice, ed è sempre influenzata da altri fattori giuridici e processuali.

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Come iniziare un percorso psicologico valido per legge

Perché un percorso psicologico abbia valore in sede legale, (o in un processo) deve essere svolto con un professionista iscritto all'Albo degli Psicologi o degli Psicoterapeuti. E' fondamentale che il trattamento sia documentato in modo preciso e continuativo con relazioni cliniche redatte dal terapeuta, firmate e su carta intestata. 

Il percorso, se possibile, deve iniziare con una valutazione dello stato psicologico del paziente e stabilire obiettivi terapeutici coerenti con la problematica.

Durante il percorso, lo psicologo deve redigere documenti che descrivano il numero delle sedute svolte, la partecipazione del paziente e i cambiamenti osservati.

Affinché il materiale possa essere utilizzato in un processo penale, è utile:

  • conservare tutte le ricevute delle sedute, che dimostrano continuità e regolarità;
  • richiedere, se necessario, una relazione finale che colleghi il percorso terapeutico agli aspetti rilevanti per il reato contestato.

In sintesi, il percorso deve essere tracciabile, certificato e coerente con la situazione giudiziaria dell’imputato, per avere un reale valore in tribunale.

Se vuoi iniziare un percorso di psicoterapia, il nostro centro medico offre percorsi individuali con psicoterapeuti che hanno in media 13 anni di esperienza. Il primo colloquio è gratuito e ti può aiutare a capire se intraprendere un percorso di psicoterapia. Inoltre potrai anche richiedere tutti i documenti, se necessari, di cui hai bisogno da parte del tuo terapeuta. 

Fonti

  • Macchiarelli, L., & Marsella, L. (1991). Lesioni personali. Enciclopedia Medica Italiana, 4514-4517.
  • Zoja, R. (2016). Le lesioni personali.
     
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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