Famiglia disfunzionale: quando succede?
La famiglia è il primo ambiente relazionale in cui ci formiamo. Tuttavia, quando questa è disfunzionale, può ostacolare lo sviluppo emotivo, relazionale e psicologico di un individuo, influenzandone profondamente la vita.

Una famiglia disfunzionale è un sistema relazionale i cui membri non riescono a garantire agli altri sicurezza emotiva, rispetto reciproco e una comunicazione autentica. In queste famiglie tendono ad instaurarsi dinamiche negative, che possono assumere connotati differenti a seconda del contesto. Ad esempio, è possibile che l'ambiente venga rovinato dalla presenza di genitori ipercritici, manipolatori, assenti, anaffettivi o iperprotettivi, oppure da relazioni segnate da persone tossiche, scarsa capacità di ascolto, ruoli confusi o invertiti e difficoltà nel riconoscere i bisogni altrui.
La disfunzionalità può essere visibile (conflitti aperti, abusi e così via) oppure sottile e latente, nascosta sotto un'apparente normalità. In entrambi i casi, le conseguenze possono essere profonde e durature. Come i genitori distruggono i figli adulti? Ad esempio, i figli cresciuti in famiglie disfunzionali possono sviluppare problematiche legate all'autostima, all'ansia, alla gestione delle emozioni e ai legami affettivi.
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Cosa significa crescere in una famiglia disfunzionale?
Crescere in una famiglia disfunzionale vuol dire doversi abituare a vivere in un ambiente in cui non ci si sente liberi di esprimere le proprie emozioni o nel quale bisogna imparare ad agire con cautela per evitare esplosioni di rabbia, provocazioni o manipolazioni. La rabbia dei figli adulti verso i genitori è una delle eredità emotive più comuni, spesso legata a esperienze di invalidazione, trascuratezza o abuso psicologico.
Molti adulti riportano sentimenti di confusione, senso di colpa e difficoltà nel costruire relazioni sane, derivanti proprio da pattern relazionali tossici appresi durante l'infanzia. In alcuni casi, i figli possono arrivare a pronunciare frasi di odio verso i genitori e a manifestare risentimento anche in tarda età, espressione di un legame mai risanato.
Tra gli effetti più gravi figura la sensazione di essere stati in qualche modo danneggiati dai propri cari, una percezione che può essere sintetizzata nell'espressione ricorrente: "quando la famiglia ti rovina la vita".
Ma come comportarsi con una figlia che prova rancore? Affrontare il dolore proveniente dal fatto di sentirsi odiati da una figlia è una delle esperienze più difficili che un genitore possa vivere. Le parole, in questi casi, devono ricercare un equilibrio tra amore, sincerità e rispetto. Ecco alcune frasi per una figlia che ti odia: "so che provi rabbia verso di me, tuttavia sarò sempre pronta ad ascoltarti"; "anche se mi odi e io ho sbagliato tante volte, continuerò sempre a volere il tuo bene"; "non smetterò mai di sperare in un dialogo tra noi, anche nei giorni più complicati".
Quali sono gli atteggiamenti disfunzionali?
Gli atteggiamenti disfunzionali in una famiglia comprendono manipolazioni emotive, violenze psicologiche, comportamenti ipercontrollanti e disinteresse cronico. Non sempre si tratta di situazioni eclatanti: spesse volte è sufficiente una comunicazione svalutante o un clima affettivo freddo a generare danni emotivi profondi.
Le famiglie disfunzionali tendono ad alimentare circoli viziosi: ad esempio, un padre narcisista e un figlio maschio possono instaurare dinamiche di competizione o disprezzo, mentre una madre invadente può alimentare nel figlio una costante insicurezza o dipendenza affettiva.
La presenza di persone tossiche in famiglia può minare l'autonomia e l'identità di un figlio, generando in lui un senso di colpa permanente. Quest'ultimo potrebbe manifestarsi in maniera ancora più intensa qualora tentasse di prendere le distanze o di affermare i propri bisogni e la propria identità.
Quali sono le differenze tra famiglia funzionale e famiglia disfunzionale?
In una famiglia funzionale, la comunicazione è chiara, i ruoli sono definiti e flessibili, l'affetto è espresso in maniera sana e coerente e l'individualità trova sempre il suo spazio. I conflitti, se presenti, vengono gestiti con rispetto reciproco.
Al contrario, in una famiglia disfunzionale i ruoli possono essere invertiti (figli che si prendono cura dei genitori), la comunicazione appare distorta, l'affetto è condizionato e spesso strumentalizzato. In queste dinamiche è frequente che i genitori proiettino sui figli aspettative irrealizzabili o li colpevolizzano per i propri fallimenti.
Un figlio maschio che odia la madre, ad esempio, può essere il risultato di anni di annientamento psicologico, manipolazione o ipercontrollo da parte di una figura materna che non ha lasciato sufficiente spazio all'autonomia emotiva.
Se fino a poco tempo fa alcune persone imputavano la presenza di tali problematiche al fatto di crescere all'interno di nuclei familiari non tradizionali, come famiglie ricostituite o omogenitoriali, oggi sappiamo che tali condizioni non hanno alcun impatto sul benessere psicologico dei figli. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come crescere in una famiglia arcobaleno non comporti alcun danno psicologico a lungo termine. I bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso mostrano lo stesso benessere emotivo, sociale e cognitivo dei coetanei cresciuti in famiglie eterosessuali, a parità di contesto affettivo e relazionale.
Come capire se si vive in una famiglia disfunzionale?
Riconoscere una famiglia disfunzionale non sempre è facile, soprattutto se si è cresciuti credendo che certe dinamiche distorte fossero normali. Tuttavia, alcuni segnali possono aiutare a sviluppare una maggior consapevolezza: una sensazione di inadeguatezza costante, sensi di colpa per eventuali allontanamenti, timore di dire la propria opinione, relazioni affettive problematiche e, talvolta, rabbia verso i genitori anziani, spesso legata al rimorso per non essere riusciti a tagliare prima il cordone ombelicale.
In questi casi, è importante distinguere la lealtà familiare dalla salute psicologica. Non si tratta di giudicare o condannare, ma di riconoscere quanto un sistema educativo possa aver influito sulla propria crescita e sul proprio benessere psicologico.
Tipi di genitori nelle famiglie disfunzionali
Esistono diverse tipologie di genitori disfunzionali. Alcuni sono ipercritici e svalutanti, altri assenti o dipendenti dai figli, altri ancora manipolatori e narcisisti. Una madre che tende a controllare eccessivamente la vita del figlio può far sentire quest'ultimo sempre in difetto, mentre un padre distante può trasmettere un senso di abbandono emotivo.
Il padre narcisista è spesso concentrato su sé stesso, incapace di provare empatia e, talvolta, vive le debolezze del figlio maschio come una minaccia per la propria immagine. Quando una madre ti distrugge, invece, potrebbe darsi si tratti di una genitrice affettivamente immatura, in grado di generare dinamiche di fusione o colpevolizzazione, con esiti disastrosi sullo sviluppo dell'autonomia dei figli.
In alcune situazioni, il rapporto tossico non si instaura soltanto con i genitori, ma anche con i fratelli. In questi casi, può essere utile comprendere come tutelarsi da un fratello, soprattutto se la relazione è fondata su competizione, manipolazione o violenza psicologica. La cattiveria di una sorella, ad esempio, può emergere in frasi dolorose o comportamenti passivo-aggressivi che rischiano di minare la fiducia e l'autostima.
Cosa fare in caso di famiglia disfunzionale?
La consapevolezza è il primo passo verso la guarigione. Riconoscere di vivere o di essere cresciuti in una famiglia disfunzionale permette di interrompere il ciclo, sviluppare nuovi modelli relazionali e tutelare il proprio benessere psicologico. Non si tratta di rinnegare le proprie origini, ma di imparare a prendersi cura di sé anche in un contesto segnato da legami complicati.
Per molti adulti, il dolore derivante da queste dinamiche può emergere attraverso disturbi d'ansia, depressione, dipendenze affettive, problemi relazionali o somatizzazioni. Anche sognare i genitori morti può essere espressione di una elaborazione inconscia non ancora risolta, legata al bisogno di chiudere simbolicamente un legame.
Stabilire confini più sani è fondamentale. A volte è necessario prendere le distanze fisiche ed emotive dalla propria famiglia d'origine per rimettere al centro i propri bisogni, nonostante ciò possa comportare dubbi e conflitti interiori. In altri casi, può essere utile limitare i contatti o cambiare il tipo di interazione.
Quando il carico emotivo è troppo intenso o confuso, la psicoterapia può offrire un sostegno fondamentale. Il lavoro terapeutico permette di ricostruire una narrazione personale più autentica, ridefinire il proprio ruolo e guarire le ferite lasciate da genitori tossici o da dinamiche familiari logoranti.
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Fonti:
- Nittle, N. (2025, March 18). Spotting family dysfunction: Key signs and what to do about it. Verywell Mind. https://www.verywellmind.com/what-is-a-dysfunctional-family-5194681
- Clc, S. G. (2025, January 27). 13 Signs Your Family is Dysfunctional—And How to improve your family dynamic. Parents. https://www.parents.com/dysfunctional-family-8777528
- Zamboni, S. (2024, July 17). La famiglia disfunzionale: conseguenze psicologiche. Santagostino Psiche. https://www.santagostino.it/magazine-psiche/la-famiglia-disfunzionale-conseguenze-psicologiche/