Counseling: cos'è e a cosa serve
Il counseling è un percorso di supporto professionale che aiuta le persone a superare difficoltà emotive, relazionali e lavorative, favorendo il benessere psicologico, la consapevolezza di sé e la crescita personale attraverso ascolto e tecniche mirate.

Cos'è il counseling?
Quando si parla di counseling, è utile partire dal suo significato: si tratta di un'attività professionale che aiuta le persone a superare difficoltà personali, relazionali o lavorative, a prendere decisioni consapevoli e a migliorare il loro benessere emotivo.
La traduzione letterale del termine è “consulenza”, ma una definizione più precisa del significato di counseling la fornisce AssoCounseling:
Un percorso di crescita, di responsabilizzazione, di maturazione durante il quale siamo seguiti da un professionista, il counselor. Il counseling non è una forma di terapia (medica o psicologica) né di sostegno psicologico.
A differenza della psicoterapia, il counseling si concentra su difficoltà circoscritte e obiettivi a breve termine, senza trattare disturbi clinici.
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Cosa fa un counselor?
Dopo aver definito il significato di counseling, AssoCounseling spiega anche cos'è e cosa fa un counselor:
Il professionista che esercita il counseling. Il counselor ci accompagna verso mete e obiettivi che noi stessi abbiamo stabilito, e aiuta a far sì che ognuno di noi possa dare il meglio di se stesso: nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti di coppia e familiari.
Attraverso supporto, ascolto e dialogo, il counselor supporta il cliente in difficoltà nell’esplorare pensieri, emozioni e comportamenti, aiutandolo a riconoscere le proprie risorse per affrontare problemi specifici. Non fornisce soluzioni, ma accompagna il cliente nel trovare risposte e strategie.
Differenza tra counselor e psicologo
Comprendere la differenza tra counselor e psicologo è importante per scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze. La distinzione tra le due figure riguarda principalmente tre aspetti: la formazione, l’ambito di intervento e la regolamentazione della professione.
Formazione
- il counselor ha solitamente una formazione in counseling, che può includere corsi di tecniche di ascolto, comunicazione e sviluppo personale. Non è necessariamente un professionista sanitario, quindi la sua formazione può variare. Non trattandosi di una professione regolamentata, i counselor possono aver seguito percorsi di formazione differenti;
- lo psicologo ha obbligatoriamente conseguito una laurea in psicologia ed è iscritto all’Albo degli Psicologi. Gli psicologi sono formati per comprendere la mente umana in modo approfondito, comprese le teorie e i metodi scientifici.
Ambito di intervento
- il counselor si concentra su obiettivi di sviluppo personale, aiuta le persone a esplorare le loro emozioni, prendere decisioni e a migliorare le relazioni;
- lo psicologo può effettuare delle diagnosi, avviare percorsi di supporto psicologico e occuparsi di riabilitazione di persone che hanno specifiche difficoltà. Ulteriore è la differenza tra psicologo e psicoterapeuta: solo uno psicologo che ha completato una formazione aggiuntiva in psicoterapia e ha ottenuto la relativa abilitazione, può trattare i disturbi più complessi tramite interventi di psicoterapia.
Regolamentazione
- il counselor esercita una professione non regolamentata e rientra nelle professioni non organizzate di cui si discute nella Legge n. 4 del 14 gennaio 2013;
- lo psicologo esercita una professione regolamentata dalla legge n. 56 del 18 febbraio 1989, che istituisce l’Ordine degli Psicologi, e dalla legge 3/2018.
In sintesi, counselor e psicologo condividono l’obiettivo del benessere emotivo, ma differiscono per formazione, modalità di intervento e finalità.
Per approfondire, scopri anche la differenza tra coaching e counseling.

Tipologie e metodi di counseling
Le tecniche di counseling mirano a sviluppare un atteggiamento attivo e propositivo, valorizzando i punti di forza e le risorse personali del cliente.
In base alle esigenze e al contesto, il counseling può assumere forme diverse. Tra le principali tipologie troviamo:
- counseling individuale: un supporto rivolto a singoli che affrontano difficoltà personali e vogliono migliorare il proprio benessere psicologo;
- counseling di coppia: aiuta le coppie a ristabilire equilibrio e comunicazione, affrontando conflitti che mettono alla prova la relazione;
- counseling familiare: supporta le famiglie che vivono dinamiche disfunzionali, aiutando a riconoscere le problematiche relazionali e a sviluppare strategie per migliorare il benessere dell’intero nucleo familiare;
- counseling di gruppo: coinvolge più persone che condividono esperienze o obiettivi simili e il counselor facilita il confronto e il sostegno reciproco;
- counseling scolastico: è rivolto a studenti, docenti e genitori, per migliorare la comunicazione e gestire le difficoltà emotive e relazionali nel contesto scolastico, favorendo un ambiente di crescita e benessere;
- counseling filosofico: si basa sulla comunicazione empatica e sulla valorizzazione delle risorse personali, affondando le sue radici nella filosofia occidentale;
- counseling psicologico: è un intervento terapeutico breve e focalizzato che può essere praticato esclusivamente da psicologi iscritti all’Albo A o da dottori in tecniche psicologiche iscritti all’Albo B.
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Come si svolge il percorso di counseling?
Per capire come si struttura un percorso di counseling, può essere utile il modello descritto da Gerard Egan nel libro The Skilled Helper (1990). Secondo questo approccio, il processo si articola in tre fasi principali:
- l’esplorazione e la chiarificazione dei problemi;
- lo sviluppo di una nuova comprensione e la considerazione degli obiettivi da raggiungere;
- l’elaborazione e l’attuazione di piani d’azione per raggiungere le finalità desiderate.
Durante una seduta di counseling, il percorso inizia con la presentazione (se è il primo incontro) e la definizione degli obiettivi specifici della sessione. Il counselor utilizza tecniche di ascolto attivo, empatia e riflessione per esplorare pensieri, emozioni e comportamenti, aiutando il cliente a diventare più consapevole delle proprie difficoltà e risorse.
In genere, un colloquio di counseling segue queste fasi operative:
- contatto iniziale;
- esplorazione delle difficoltà;
- identificazione delle soluzioni;
- implementazione delle strategie;
- valutazione dei progressi, con eventuali aggiustamenti agli obiettivi.
Ogni percorso di counseling è unico, perché dipende non solo dal professionista e dal cliente ma anche, ad esempio, dall’orientamento professionale del counselor.
Inoltre, oggi è possibile intraprendere anche un percorso di counseling online, che offre maggiore flessibilità e accessibilità.

Sitografia
Bibliografia
Abilità di counseling. Manuale per la prima formazione — Edizioni Erickson
Hough, M. (1999)