Placche in gola da stress: perché si formano e come si trattano?
Le placche in gola sono manifestazioni infiammatorie abbastanza frequenti, che alle volte possono suscitare una certa preoccupazione. La notizia è che, oltre alle normali cause infettive, anche lo stress psicofisico può contribuire alla comparsa o al peggioramento del disturbo.

Cosa sono le placche alla gola?
Le placche alla gola sono accumuli di materiale organico di colore grigio-giallastro, localizzati principalmente sulla superficie delle tonsille o sulla parete faringea. Questi depositi, spesso erroneamente confusi con residui alimentari o muco, sono in realtà formati da cellule morte, batteri, detriti cellulari e talvolta pus.
Le placche tonsille sono comunemente associate a infezioni batteriche come lo streptococco beta-emolitico di gruppo A o lo stafilococco aureo, ma possono presentarsi anche come sintomo di un'infezione virale. Le placche alla gola colpiscono soprattutto i bambini e gli adolescenti. Tuttavia, anche gli adulti possono dover fare i conti con questo disturbo, in particolare coloro che lamentano un sistema immunitario indebolito da condizioni di prolungato stress psicofisico.
Sintomi delle placche alla gola
Le placche alla gola possono arrecare molto fastidio e accompagnarsi con una vasta gamma di segni e sintomi. Ma come riconoscerle? I sintomi associati alle placche in gola variano in funzione dell'eziologia. Nelle infezioni batteriche, questi sono piuttosto intensi e possono comprendere:
- Mal di gola acuto e localizzato
- Difficoltà a deglutire
- Raucedine
- Dolore all'orecchio
- Presenza di tonsille con placche
- Ingrossamento dei linfonodi
- Alito cattivo
- Febbre (talvolta assente, come nella tonsillite senza febbre e nelle infezioni fungine)
- Dolore durante la deglutizione
In presenza di placche di origine virale, i sintomi tendono a manifestarsi in maniera più lieve e solitamente si accompagnano a congestione nasale, stanchezza e dolori muscolari. Nel caso delle infezioni fungine, invece, la febbre potrebbe non essere presente. Tale condizione si manifesta soprattutto nelle persone con difese immunitarie indebolite.
Placche alla gola e correlazione con lo stress
La correlazione tra placche gola e stress è oggetto di crescente attenzione da parte della psico-neuroimmunologia. In situazioni di stress cronico, il sistema immunitario subisce alterazioni significative, che possono compromettere la risposta difensiva delle mucose orofaringee. Lo stress, in particolare quello emotivo e quello derivante dagli impegni di lavoro, determina un aumento dei livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, che ha effetti immunosoppressivi.
Questa ridotta efficacia del sistema immunitario determina una minore capacità di risposta agli attacchi portati da funghi e batteri, inclusi quelli normalmente presenti nella flora orale, che possono colonizzare le tonsille e determinare l'accumulo di secrezioni infette. Di conseguenza, anche in assenza di un'infezione acuta, possono comparire placche in gola da stress nei soggetti sottoposti a forti pressioni emotive, esaurimento psicofisico o ansia cronica.
La risposta infiammatoria locale può essere amplificata dalla tensione muscolare costante (in particolare nella zona cervicale e mandibolare), dall'alterazione del ciclo sonno-veglia e da cattive abitudini indotte dallo stress, come fumo, consumo eccessivo di bevande alcoliche, alimentazione disordinata o scarsa igiene orale.
Il sistema mente-corpo, dunque, gioca un ruolo cruciale nel determinare la predisposizione e la persistenza delle placche alla gola, esattamente come accade nella dermatite da stress. Questo spiega perché alcune persone sviluppino tonsillite senza febbre, con placche visibili, ma senza i classici sintomi sistemici dell'infezione.
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Quanto durano le placche alla gola da stress?
Le domande più frequenti di chi soffre di questa condizione sono: "le placche alla gola quanto durano?" o, più nello specifico, "le placche in gola quanto durano con antibiotico?". In presenza di un'infezione batterica confermata, la terapia antibiotica può ridurre i sintomi in maniera significativa già nel giro di 48-72 ore, con una risoluzione completa del disturbo entro 7-14 giorni dal suo esordio. In caso di infezioni fungine, invece, i tempi di guarigione possono estendersi fino a raggiungere le 3-4 settimane, sempre in presenza di una terapia adeguata.
Nel caso delle placche da stress, invece, la durata è assai variabile. Poiché non si tratta di una patologia scatenata da un agente patogeno specifico, ma da un insieme di concause, la scomparsa dei sintomi dipende da numerosi fattori, inclusa la riduzione dello stato di tensione. Se lo stress permane, le placche possono ricomparire ciclicamente, anche dopo diversi trattamenti sintomatici.
Ma come togliere le placche alla gola senza antibiotico? Chi non ama utilizzare i farmaci potrebbe ricorrere a gargarismi con soluzioni antisettiche, ma anche a suffumigi, propoli, tisane allo zenzero, tè caldo con miele o limone e, in particolare, a tecniche di rilassamento e gestione dello stress. Inoltre, è buona abitudine bere tanta acqua per mantenere sempre ben idratate le mucose.
Placche alla gola da stress e psicoterapia
Nell'approccio integrato alla salute, è sempre più riconosciuto il valore della psicoterapia nella gestione delle somatizzazioni legate allo stress, di cui fanno parte anche le placche gola di origine non infettiva.
Quando la causa principale di un disturbo è identificata nello stress cronico, l'intervento psicologico diventa uno strumento centrale per il ripristino del benessere emotivo, ma anche per migliorare la salute fisica. La psicoterapia aiuta a riconoscere i fattori scatenanti, ad ottimizzare la risposta emotiva a determinati stimoli ed eventi e a ridurre la tensione che può influenzare in maniera significativa il sistema immunitario.
Attraverso un percorso psicoterapeutico personalizzato, è possibile riconoscere i segnali corporei dello stress prima ancora che questi si trasformino in sintomi fisici. Inoltre, la psicoterapia è in grado di migliorare la qualità del sonno e i ritmi circadiani. L'effetto indiretto ma potente della psicoterapia sta nella sua capacità di rafforzare il sistema immunitario attraverso il miglioramento dell'equilibrio neuroendocrino. Ciò causa una diminuzione della frequenza con cui si manifestano placche tonsille recidivanti.
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Fonti:
- PsyD, A. B. (2024, February 6). Sore throat from Stress and anxiety | Symptoms and causes — Cognitive Behavioral Therapy Los Angeles. Cognitive Behavioral Therapy Los Angeles. https://cogbtherapy.com/cbt-blog/sore-throat-from-stress-and-anxiety
- Content, U. (2025, February 10). Can anxiety cause a sore throat? Exploring the connection and symptoms. Tides Mental Health. https://tidesmentalhealth.com/can-anxiety-cause-a-sore-throat-exploring-the-connection-and-symptoms/