Perché stare all'aperto fa bene?

Il contatto con la natura favorisce il benessere fisico e mentale, grazie a effetti sinergici su stress, concentrazione, umore e sistema immunitario. Tali benefici sono supportati da evidenze scientifiche solide.

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I benefici dello stare all'aria aperta

Perché stare nella natura fa bene?

Passare del tempo nella natura espone a spazi ricchi di stimoli "soft", come il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli o il suono dell'acqua. Tutto ciò contribuisce a rilassare la mente e il corpo. In particolare, secondo la Attention Restoration Theory (ART), supportata da numerose ricerche, gli ambienti naturali possono favorire il recupero dell'attenzione, la riduzione della fatica cognitiva e il miglioramento della concentrazione.

La Teoria del Ripristino dell'Attenzione deriva dal filone della psicologia ambientale e spiega come gli ambienti naturali aiutino a rigenerare le capacità cognitive di una persona. Ma non solo, poiché oltre ai benefici cognitivi, tale esposizione può anche avere il potere di abbassare i livelli di cortisolo e la pressione sanguigna attraverso la riduzione dell'attivazione ortosimpatica, favorendo il miglioramento del ritmo cardiaco e delle difese immunitarie.

Studi osservazionali suggeriscono che l’attività fisica regolare e l’esposizione alla luce naturale possono anche riequilibrare il ciclo sonno-veglia e favorire anche un sonno di migliore qualità. 

Uno studio recente ha evidenziato i benefici del contatto con la natura soprattutto  nelle donne. Le attività all'aperto possono rappresentare la via di fuga dalla pressione mediatica e sociale, isolandosi da stimoli prestazionali e spesso fonte di stress e distrazione sempre più orientata verso precisi standard di bellezza. Affrancarsi da tutto ciò aumenterebbe inconsciamente  l’autostima e la felicità. La stessa ricerca dimostra anche come le donne potrebbero richiedere tempi di esposizione maggiori rispetto agli uomini per percepire i benefici in termini di riduzione dello stress. 

Per questo motivo, spiega la dottoressa Razani del Center for Nature and Health dell'Università della California, le donne dovrebbero considerare le ore passate lontano da casa come un diritto fondamentale e non come un extra o un lusso.

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I benefici dello stare all’aperto su corpo e mente

Alcuni benefici sono: riduzione dei sintomi di ansia e depressione, un aumento del benessere psicologico e una diminuzione della fatica emotiva.

Sul piano fisico, le attività all'aperto, anche moderate, stimolano il sistema muscolo-scheletrico, incrementano la produzione di vitamina Dsupportano il sistema immunitario. Inoltre, trascorrere almeno due ore a settimana nella natura si associa a livelli più elevati di benessere psicofisico percepito.

Anche una passeggiata fa la differenza

Non sono necessari soggiorni prolungati in ambienti naturali o attività dispendiose dal punto di vista fisico: anche una semplice passeggiata in un parco urbano contribuisce notevolmente a ridurre stress e stanchezza mentale e, parallelamente, a migliorare umore, attenzione e creatività. Il cosiddetto “esercizio verde”,  potenzia l'efficacia dell'attività fisica rispetto a qualsiasi sessione indoor, aumentando la motivazione e il benessere mentale.

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Come integrare la natura nella vita quotidiana

Trascorrere del tempo nella natura svolge una funzione preventiva e terapeutica, tanto che molte persone includono il desiderio di passare più tempo all'aria aperta tra i buoni propositi, quegli obiettivi che ci si pone di raggiungere all'inizio di un periodo specifico, che può essere l'inizio del nuovo anno o il proprio compleanno. Spesso, questi "nuovi inizi" rappresentano un'opportunità per cominciare a prendersi cura di sé in maniera più costante.

E la natura ha proprio questo effetto, abbassa lo stress, migliora la concentrazione, potenzia le emozioni positive e, durante le attività di gruppo, favorisce le relazioni sociali. Le evidenze scientifiche infatti documentano effetti benefici in termini di riduzione dell'ansia, dei sintomi depressivi e della pressione sanguigna. Anche una breve esposizione, a partire da 15-20 minuti al giorno, produce effetti misurabili.

Idee semplici per stare più all'aperto

Integrare la natura nella propria routine quotidiana non richiede grossi cambiamenti. 

Ecco un elenco di proposte abbastanza semplici da mettere in pratica per godere dei benefici dello stare all'aria aperta:

  • Fare brevi passeggiate nei parchi urbani durante la pausa pranzo o dopo cena
  • Esporsi alla luce naturale, tenendo le finestre aperte o facendo brevi pause sul balcone o in giardino
  • Pianificare escursioni leggere durante il weekend, tra cui passeggiate in montagna o su percorsi verdi. Potrebbe essere una buona idea trascorrere del tempo nei pressi di un corso d'acqua, di un lago o su una spiaggia
  • Partecipare a gruppi di cammino, oppure organizzare gite con amici e familiari nei fine settimana
  • Effettuare occasionali bagni nella foresta (shinrin-yoku), che contribuiscono a ridurre ansia, stress, pressione e infiammazione sistemica attraverso il contatto multisensoriale con il verde

In casi in cui il paziente porti una certa frustrazione emotiva rispetto ad un proprio bagaglio personale di vita, spesso uno delle possibili restituzioni è proprio la possibilità di ritrovare un certo equilibrio interiore anche attraverso la natura. Può capitare infatti che in situazioni di forte stress e di pesanti condizioni psicologiche , dopo aver cercato di analizzare e rivedere le varie problematiche legate a queste, fra le tante possibili tappe, “prescrizioni” possono emergere quella di riuscire a spendere un pò di tempo a contatto con la natura. L’occasione di qualche minuto di rilassamento attraverso passeggiate, percorsi naturali, può aiutare i pazienti a riscoprire quel tempo funzionale per distrarsi e ritrovare una certa leggerezza. Per Giacomo infatti è stato così, nonostante una situazione complessa di relazioni disfunzionali ed impegni di vita non sempre portati dalla propria volontà, il paziente nel tempo è riuscito attraverso la valutazione di sé e delle proprie necessità, a fare della natura un elemento centrale per il proprio benessere. L’attività fisica e le passeggiate lungomare hanno portato al paziente l’occasione per ritrovare tempo e ascolto personale nella tranquillità dell'ambiente.

Fonti:

Sitografia

Health benefits of getting back to nature and spending time outside.

Healthline.

Bibliografia

The health benefits of the great outdoors: A systematic review and meta-analysis of greenspace exposure and health outcomes. — Environmental Research, 166, pp. 628-637

Twohig-Bennett, C., Jones, A. (2018)

Psychological benefits of outdoor physical activity in natural versus urban environments: A systematic review and meta‐analysis of experimental studies. — Applied Psychology Health and Well-Being, 14(3), pp. 1037-1061

Wicks, C., Barton, J., Orbell, S., Andrews, L. (2022)

Ultimo aggiornamento: 22 ottobre 2025
Queste cose non le sa nessuno
In Italia parliamo di "benessere mentale" solo da qualche anno: molte persone non hanno grande consapevolezza di quello che si nasconde dietro le emozioni. Se conosci qualcuno che avrebbe bisogno di leggere questo articolo, puoi condividerlo da qui.
Scritto da
GMGabriele Mancini
Gabriele Mancini
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Psicologo psicoterapeuta, musicista e teatrante. Laureato nel vecchio ordinamento presso l'Università degli Studi di Firenze in Psicologia Clinica e di Comunità e specializzato in Psicoterapia Sistemico Relazionale all'Istituto I.P.R. di Pisa, ha continuato a lavorare anche come educatore professionale nelle scuole primarie e superiori, coordinatore referente per l'integrazione scolastica disabilità minori. Da sempre si è occupato di bambini e adolescenti facendo di empatia e affettività la base della relazione e del trattamento terapeutico.
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
ACAgnese Cannistraci
Agnese CannistraciPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia Clinica a Roma, mi sono specializzata in Gruppoanalisi e ho conseguito certificazioni in Psicodiagnostica Giudiziaria e Clinica, Tecniche Psicodrammatiche e Formazione alle Dinamiche Istituzionali. Credo che nel mio lavoro sia fondamentale generare uno spazio relazionale in cui la persona si senta vista e ascoltata, sia dal terapeuta che da se stessa, motivo per cui ho svolto un master in Sustainability Management, con l'intento di integrare gli aspetti clinici con un approccio volto alla promozione di benessere e sostenibilità individuali, organizzativi e sociali.
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